Cambio tv che non sarà necessario per tutti nell’avvento del DVB-T2, piuttosto ci basterà comprare un decoder. Qualche problemino in più potrebbero averlo gli utenti di Sky e Mediaset Premium ma, più in generale riferendoci alla sola visione del digitale terrestre, chi ha un televisore uscito negli ultimi due anni non sarà obbligato ad effettuare un upgrade.
Il nuovo standard per le frequenze del digitale terrestre andrà a sostituire l’odierno DVB-T, Il perché di tale operazione voluta dalla UE è semplice: per liberare le cosiddette “frequenze nobili“, ovvero quelle che si aggirano tra i i 694 e i 790 MHz, e poterle riassegnare a quelle dedicate alle sviluppo del 5G.
La rete di quinta generazione viaggerà su due bande differenti tra di loro e in tutto e per tutto. La prima sarà denominata Sub-6GHz
e viaggia su frequenze comprese tra 3.4 e 3.6GHz; l’altra, invece, è stata chiamata millimiterWave e andrà su frequenze più alte, comprese tra i 24.25 e i 29.5Ghz.Secondo gli analisti del settore, la transizione al DVB-T2 entro il 2020 porterà a circa 50 miliardi il numero di oggetti smart a essere collegati alla nuova rete 5G. Tim, Wind, Tre, Iliad e Vodafone a settembre dovranno prendere parte ad una vera e propria asta al fine di accaparrarsi più banda possibile. In palio vi sono ben 1275 MHz assegnati secondo le direttive imposte dall’Unione Europea e attuate attraverso il provvedimento dall’AGCOM. L’unica stranezza in tutto questo è il caso di Iliad che, a parte le altre bande, avrà accesso privilegiato alla banda 700MHz offrendo il prezzo di partenza dell’asta.