Le reti pioniere stanno approdando in Italia, ben presto si inizierà a navigare in 5G, ma fino a quel giorno, anche se relativamente vicino, ci vorrà ancora qualche tempo: difatti, l’arrivo ufficiale è programmato per fine 2019/2020.
Prendendo in considerazione tale data, gli analisti hanno dedotto che a due anni a questa parte saranno circa 50 milioni gli oggetti smart collegati tra di loro, questo poiché il 5G garantirà un integrazione completa tra dispositivi connessi alla rete.
Per quanto riguarda il nostro Paese, le trattative e i concorsi per l’aggiudicazione delle rispettive bande stanno prendendo forma: l’Unione Europea ha già emanato le prime direttive e l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha già formulato il regolamento secondo cui le assegnazioni dovranno svolgersi.
Nel comunicato stampa di AGCOM si può leggere: “Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ad esito della consultazione pubblica avviata con la delibera n. 89/18/CONS, ha approvato con delibera n. 231/18/CONS, relatori i Commissari Antonio Nicita e Francesco Posteraro, le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi di comunicazioni elettroniche di quinta generazione (5G).”.
È assodato, quindi, che una parte di queste bande sarà contesa tra i diversi operatori nazionali. Non vi sono ulteriori notizie se non il primo “azzardo” che è stato fatto da Aldo Bisio, l’amministratore delegato di Vodafone Italia, il quale ha supposto che Vodafone arriverà ad offrire una connessione di circa 3 Gbps.