Le batterie integrate non facilitano la nostra vita. Hanno consentito un nuovo livello di integrazione ma hanno anche causato parecchi disagi. Per poter risalire all’origine di un problema di carica batteria occorre munirsi di pazienza, smontare mezzo telefono e testare se effettivamente il supporto è danneggiato. Spesso si finisce in assistenza a spese proprio o comunque con vari disagi dovuti al tempo di lontananza dal nostro smartphone.
Prima di cadere vittima dell’allarmismo occorre controllare alcune cose. Magari il problema è meno grave di ciò che si può pensare.
Come prima cosa controlliamo la porta di ricarica del nostro telefono. Verifichiamo che eventuali residui di polveri e detriti non ostruiscano l’ingresso del connettore. Un semplice stuzzicadenti o una spruzzata di aria compressa potrebbero risolvere il problema. La maggior parte dei problemi si risolve così. Provate e fateci sapere.
In ogni caso procedete con cautela visto che si tratta pur sempre di componenti assai delicate.
La seconda ipotesi sul malfunzionamento della batteria potrebbe essere dovuto al cavo di collegamento all’alimentatore. Si deve verificare che non vi sano lesioni evidenti. In casa è facile trovare un sostituto. Nel peggiore dei casi si risolve con una spesa di pochi euro. Non serve separarsi dal proprio smartphone per settimane.
Il cavo USB è intatto ma lo smartphone non ne vuole ancora sapere di ricaricarsi. A furia di attaccare e staccare il connettore dall’alimentatore l’ingresso potrebbe essersi danneggiato. Controlliamo la zona di contatto e verifichiamo eventualmente la presenza di ruggine e corpi estranei. In alternativa proviamo con altri alimentatori che troviamo in giro per casa su prese di rete diverse. Il problema potrebbe risolversi in un batter d’occhio.
Android fa confusione quando si tratta di calibrare la batteria
e finisce per spegnersi molto prima del previsto. La procedura di calibrazione riporta i valori alla normalità permettendo di avere sempre il 100% di carica. Si tratta di una procedura da effettuare con e senza root. Al termine dell’operazione verificate il funzionamento. Il vostro smartphone sembra rinato? Complimenti, ottimo lavoro.
Giunti a questo punto le abbiamo provate proprio tutte e non c’è niente da fare. Dobbiamo comprare una batteria nuova. Ma prima di farlo verifichiamo se le celle interne sono effettivamente danneggiate.
Una semplice prova da fare a casa vostra prevede di posizionare lo smartphone con la cover posteriore rivolta su un piano. A questo punto provate a far ruotare su se stesso il telefono come una trottola. Se lo smartphone gira su se stesso c’è un rigonfiamento. Chiaro sintomo che siamo in presenza di batteria danneggiata. Occorre sostituirla al più presto.
Contattate l’assistenza clienti (se siete ancora in periodo di garanzia) o provvedete seguendo le varie guide online relative al vostro dispositivo. In questo caso assumetevi le responsabilità dell’operazione e siate consci del fatto che occorrono competenze specifiche per procedere.
Optate sempre per ricambi originali della stessa marca e modello d’origine. Tutte le indicazioni sulla scheda tecnica sono stampate sul supporto. Il nuovo componente durerà almeno 2 anni o più. Non puntate al risparmio ma affidatevi a prodotti genuini e sicuri.
In ogni caso controllate le condizioni della vostra garanzia per scoprire se potete ottenree una sostituzione gratuita del produttore.
Prima di andare in contro al peggio prevenite usando questi semplici consigli.
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