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BNL: truffe sui conti correnti, clienti nel panico ma la banca rassicura tutti

I correntisti della banca BNL sono risultati essere i prescelti dei cybercriminali, i quali, negli ultimi periodi, hanno intensificato il loro malevole lavoro al fine di truffare qualche povera vittima.

Nonostante questo disagio iniziale, la banca rassicura i suoi clienti riguardo i conti corrente: sono perfettamente salvi, ma ad una condizione: bisogna avere attivo un sistema di sicurezza per evitare al 100% ogni tipo di possibile frode.

Frodi che nell’ultimo periodo si sono manifestate sotto l’aspetto delle vecchie email phishing. Un email phishing è un email che emula quella di un istituto bancario: una volta aperta essa sembra essere legittima, ma se la si esamina bene ci si può accorgere della truffa: come? Guardando semplicemente l’oggetto della comunicazione. Più volte vi abbiamo ripetuto che nessuna banca o istituto contatta i propri clienti per richiedere l’immissione delle credenziali su un sito allegato nel corpo testo.

Questo è già un buon modo per difendersi, ma tornando al sistema di sicurezza, BNL mette a disposizione il token

, anche in versione mobile.

BNL e i sistemi di sicurezza contro le frodi

Il Mobile Token genera OTP, cioè One Time Password. Essa è una password valida per un solo utilizzo, generata direttamente dalla propria app BNL. In questo modo è praticamente impossibile falsificare le password dispositive e le operazioni sono ancora più al sicuro. Il Mobile Token dell’app BNL è protetto da un sofisticato motore antifrode che prevede due livelli di sicurezza dell’autenticazione; esso protegge anche gli acquisti online sui siti che aderiscono al sistema di protezione antifrode 3DS, ideato dai Circuiti Internazionali Visa (Verified by Visa) e Mastercard (Mastercard SecureCode).

Update 29/08/2018 comunicazione BNL:

I servizi online di BNL non sono esposti a rischi di attacchi e frodi informatici in misura diversa da quanto possa accadere in relazione ai servizi erogati da qualsiasi altro analogo istituto di credito.

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Pubblicato da
Paola Carioti