Martin Lorentzon, co-fondatore di Spotify e maggiore azionista società, ha registrato un guadagno di 40 milioni in seguito alla vendita delle azioni a luglio.
Lorentzon, che ha fondato Spotify con Daniel Ek nel 2006, ha registrato la vendita di 222.300 azioni l’11 luglio. Questo è avvenuto secondo quanto stabilito in una richiesta di legge divulgata e depositata presso la US Securities and Exchange Commission. La vendita ha rappresentato circa l’1% delle sue partecipazioni in Spotify e Lorentzon possiede ancora una buona percentuale, per un valore di circa 4,1 miliardi.
La vendita delle azioni è stata segnalata per la prima volta dal sito di tecnologia digitale svedese Di Digital. Si ritiene che siano le prime azioni che ha venduto dopo l’entrata nelle quotazioni di aprile alla Borsa di New York.
Nel frattempo, il CEO di Spotify Ek ha fatto la sua prima vendita post-IPO circa un mese fa. La transazione ammonterebbe a poco meno di 10 milioni, dichiarando che ha l’intenzione di venderle per 80 milioni per un periodo di circa un anno.
Molte case discografiche stanno approfitando del trend positivo
Inoltre, Sony Music Entertainment, vendendo il il 50% delle sue azioni, ha permesso alla società musicale di percepire una quota dei 750 milioni raccolti grazie ai guadagni degli artisti affiliati e le sue etichette.
Anche Warner Music Group ha annunciato di aver venduto le sue azioni Spotify per raccogliere 504 milioni di dollari (e WMG ha anche condiviso i proventi con artisti ed etichette). Mentre Universal Music Group mantiene ancora la proprietà della partecipazione del 3,5%.
La vendita delle azioni è avvenuta ai sensi della Rule 144 dell’Agenzia SEC, che stabilisce che gli affiliati di qualsiasi emittente di titoli documentino la vendita di azioni che superano 5.000 azioni, o un prezzo di vendita aggregato di 50.000 dollari o superiore.