Huawei

Se Huawei è riuscita a tagliare una grossa fetta di mercato in Europa, in molti paesi è vista come una società da evitare a tutti i costi. Con gli Stati Uniti davanti a tutti, il secondo paese che preferisce non averci niente a che fare è l’Australia. Quest’ultima aveva già mostrato qualche dubbio sul colosso cinese e l’ha ribadito di recente.

Sia che Huawei e ZTE hanno appena ricevuto un divieto sulla loro partecipazione alla creazione di una rete 5G nel paese. Questi due produttori non potranno fornire ai vettori locali la loro tecnologia, tecnologia sviluppata tramite ingenti investimenti. La motivazione che ritorna è quella della sicurezza nazionale e questa volta sembra essere supportata dalle agenzie per la sicurezza.

 

Huawei nel mirino

La mossa del governo è iniziato quando è stata inviata una mail che conteneva un aggiornamento sulle normative nazionali sulla sicurezza. Si tratta di regolamenti inizialmente applicati solo ai vettori della telecomunicazioni, mentre ora sono stati allargati anche ai fornitori di apparecchiature. La frase che sostanzialmente traglia fuori le cinese è questa: “[…] imprese che potrebbero essere soggette a direttive extragiudiziali da parte di un governo straniero.”

La scelta è stata facilitata anche da quello che era successo negli Stati Uniti all’inizio del mese. La National Cyber Security Center, aveva individuato delle falle dell’attrezzatura e nei servizi forniti da ZTE che potevano potenzialmente minacciare la sicurezza nazionale. Anche su Huawei c’erano dei dubbi e il fatto che sia diventata il secondo produttore al mondo di smartphone, preoccupa ancora di più questi governi.

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