Ieri vi abbiamo proposto il riassunto di tutte le notizie in merito al modello più piccolo dell’intera serie Mate 20 Huawei, ora è giusto passare ai due modelli di punta: Mate 20 e Mate 20 Pro. Di questi sappiamo a grandi linee tutto, anche il design, ma mancano solo quelle funzioni particolari che difficilmente trapelano nei leak e i dettagli minori sulle specifiche. Alcune informazioni le ha fornite direttamente la compagnia, altre sono trapelate nel corso di queste settimane, nonostante manchi ancora un po’ alla data di presentazione.
Per le immagini, o meglio i render, dei due smartphone dobbiamo ringraziare Android Authority che grazie ad una fonte hanno visto com’è fatto. Guardando la loro esperienza, questa informazione è vera al 100% ed infatti stata confermata da un’immagine comparsa successivamente.
Come possiamo vedere, lo schermo prende quasi tutto il pannello frontale, fatta eccezione per il mento e il notch a goccia d’acqua; sotto il display dovremmo trovare un sensore per le impronte digitali. Posteriormente troviamo una configurazione a tripla fotocamera che insieme ad un flash LED compongono un quadrato; un scelta particolare forse dovuta alla rottura con Leica
.La cosa più certa sotto questo punto di vista è il processore. Il protagonista assoluto di questi due smartphone sarà il Kirin 980, il SoC che la compagnia rivelerà ufficialmente all’IFA di Berlino. Quello che sappiamo al momento è che è costruito con un processo a 7 nm, sarà più veloce del 20% e addirittura più efficiente del 40%; la velocità di clock massima è 2.8 GHz. Come RAM non ci aspettiamo meno di 6 GB, ma neanche più di 8 GB mentre la memoria interna, viaggiamo tra i 128 e i 512 GB. Sugli obiettivi è lecito pensare siano simili a quelli del P20 Pro, ovvero uno principale da 40 MP, uno monocromatico da 20 MP e un teleobiettivo.
Per il resto non si sa niente se non che sono al lavoro per presentarli con installato Android 9 Pie. Il fratello minore è stato più vittima dei leak mentre quest’altri hanno resistito abbastanza bene e senza quella fonte misteriosa che ha fornito l’aspetto, a quest’ora eravamo solo con il processore e poco altro.