Da quanto è emerso infatti Netflix ha avuto un ruolo particolarmente attivo nella vicenda, in base a quanto dichiarato dal CEO di Freeform infatti le motivazioni che stanno alla base della decisione di non rinnovare per un’ulteriore stagione sono esclusivamente economiche. Vediamo nel dettaglio cosa è successo.
Inizialmente la direzione della casa produttrice era particolarmente soddisfatta della trama e della direzione artistica della serie, tanto da far propendere per un rinnovo contrattuale con Netflix e proseguire anche sull’onda dell’entusiasmo soprattutto tra i giovanissimi follower della serie, entusiasmo che ha consentito il paragone con mostri sacri del piccolo schermo quali “The Walking Dead” e “Supernatural”.
Dopo iniziali e benaugurati accordi infatti sembra che Netflix non condividesse la visione di Freeform circa il numero di episodi da girare per ogni stagione, normalmente 10, ma puntasse ad un numero superiore di episodi. Questo è stato un punto sul quale non si è riusciti a trovare un accordo poiché in netto contrasto con le direttive aziendali che recitavano una diminuzione del numero di episodi di ogni serie prodotta da Freeform. Poiché la società che si occupava dei diritti di distribuzione di Shadowhunters, la Costantin Film, che è anche partner di Freeform, non è riuscita ad accordarsi con Netflix
, sono venute meno le coperture economiche e per questo motivo la quarta stagione di Shadowhunters è destinata a rimanere un sogno irrealizzabile.I numerosi fan della serie sono attualmente piuttosto scontenti di questa decisione e a poco sembrano valere le rassicurazioni (poi diventate certezze) che in ogni caso Netflix abbia commissionato a Freeform due episodi conclusivi per terminare la terza stagione e di conseguenza la serie. Lo stesso cast inoltre si è detto deluso per l’epilogo della vicenda e ha rilasciato dichiarazioni di commiato ringraziando i numerosi fan per il sostegno e l’apprezzamento. Dagli attori allo stesso produttore esecutivo infatti non sono mancati commenti di stupore e tristezza per il repentino finale della serie che, come detto in precedenza, non era assolutamente in programma e anzi, prometteva grandi cose e avrebbe sicuramente incrementato ulteriormente gli ascolti.
Alla luce delle recenti dichiarazioni, che attribuiscono a motivazioni meramente economiche il termine della serie, non resta che attendere la replica di Netflix, se mai ci sarà, ma soprattutto ci si augura che Netflix cerchi di rimediare in qualche modo alle proteste dei fan delusi.
Purtroppo bisogna considerare l’importanza degli accordi commerciali che mai come al giorno d’oggi sono spesso l’unica fonte di guadagno delle case produttrici, in questo caso la logica commerciale di Netflix unito all’intransigenza per proprie motivazioni di Freeform sono fattori che hanno determinato questo improvviso e triste finale per una serie che a dispetto delle premesse si è rivelata di successo e con un ottimo seguito di pubblico.