Si parla ormai da molto dei ritardi nelle portabilità dei numeri Vodafone verso l’operatore virtuale Iliad. Molti infatti sono gli utenti che hanno ricevuto un disservizio per colpa della grande mole di richieste di passaggio attribuite ad una cattiva commercializzazione da parte Vodafone.
O almeno così si pensava, dato che esiste un limite giornaliero imposto sulle portabilità previsto dalla legge. La normativa vigente è la n.147/11/CIR deliberata dall’AGCOM, che potete scaricare anche da qui.
La delibera della normativa 147/11/CIR AGCOM, in due specifici paragrafi, fa notare dei meccanismi utilizzabili dagli operatori “donating” come Vodafone. Questi paragrafi descrivono il modo in cui incrementare il numero di unità per le richieste di evasione:
“Art. 8, comma 5: Ogni singolo operatore adegua la propria capacità giornaliera anche in funzione delle richieste di mercato.”
“Art. 9, comma 3: Al verificarsi di accumuli di arretrati di lavorazione di ordinativi di portabilità, gli operatori cooperano nell’adottare misure straordinarie per lo smaltimento di tali arretrati, individuando le modalità operative idonee a minimizzare gli impatti sugli operatori fissi e terze parti che partecipano al processo in atto ed a minimizzare i disservizi all’utenza.”
Secondo questa delibera, ogni operatore si adegua in base alla propria capacità giornaliera di richieste e in funzione dell’andamento di mercato. Successivamente diventerà compito della compagnia che riceve il passaggio di comunicare all’AGCOM tutti i dati.
La procedura prevede che il 10 di ogni mese, dovrà essere comunicato il numero medio giornaliero di richieste di portabilità ricevute nei 2 mesi precedenti.
Vodafone non è venuta meno al suo obbligo previsto dalla normativa, infatti ha comunicato ad Iliad lo scorso 9 agosto che avrebbe aumentato la sua capacità di evasione giornaliera.
L’attuale mole delle richieste di portabilità verso altri operatori è di 33.000 ordinativi giornalieri, per velocizzare i tempi Vodafone ha quindi pensato di accellerare i ritmi. Si passerà infatti a 36000 ordinativi a partire dal prossimo 3 settembre.
Quindi, anche se questo aumento non risolverà la questione, Iliad può solo scusarsi con i propri clienti, informando che questi disservizi non dipendono dalla volontà di nessuna delle due aziende.