Il social network Facebook, dopo lo scandalo Cambridge Analytica, è stato accusato di aver influenzato milioni di utenti al voto elettorale. Oggi ha voluto parlare l’ex capo della sicurezza, Alex Stamos.
Sicuramente sarete tutti a conoscenza che la piattaforma ha appena eliminato circa 650 profili, considerati falsi, per cercare di proteggere le fake news e le elezioni. Scopriamo insieme alcuni dettagli sulla questione.
L’ex capo della sicurezza di Facebook dice la sua
Alex Stamos è l’ex capo della sicurezza del noto social network. Ha voluto dire la sua opinione sullo scandalo che ha colpito Facebook tramite il suo blog. Secondo Stamos è troppo tardi per proteggere le elezioni del prossimo novembre. Gli Stati Uniti invece sono ancora in tempo per evitare interferenze nelle elezioni che si terranno nel 2020.
I recenti account rimossi dalla piattaforma sembrano essere legati a Iran e Russia. Secondo Stamos si tratta solo “dell’ennesima prova che le interferenze russe non sono state fermate e che l’Iran sta seguendo i suoi passi”. Più precisamente nel suo post dichiara: “La questione della guerra informatica non è stata presa abbastanza sul serio, come conseguenza Paesi come l’Iran hanno cominciato a imitare le strategie russe“.
L’ex capo della sicurezza ha anche parlato delle elezioni del 2016, dicendo di essere consapevole che l’azienda “ha preso parte alla diffusione di informazioni false“. Secondo lui questi errori devono essere un’occasione per sistemare le cose e proteggere gli appuntamenti elettorali che si terranno nel 2020. Conclude il suo articolo dicendo: “Il governo Usa deve creare un’agenzia per la cybersicurezza, deve stabilire norme giuridiche sul tema della disinformazione e elaborare linee guida per le piattaforme di voto. Inoltre ogni Stato dovrebbe mettere in piedi dei team per la sicurezza elettorale per evitare interferenze nelle elezioni locali”. Sono sicuramente parole forti verso l’azienda che, per il momento, non ha replicato.