Il nuovo standard delle frequenze TV ormai non è più una novità, ma nelle scorse settimane gli italiani hanno risposto con tanti non lo so riguardo al che cos’è il sistema DVB-T2. Allo stesso tempo, l’avvento della nuova tecnologia di trasmissione darà il via indirettamente allo sviluppo della connessione in 5G nelle nostre città.
E anche qui, chiedere in giro ai passanti cosa significa la sigla “5G” crediamo che sia un esercizio difficile per ricevere risposte soddisfacenti. Di seguito vi illustriamo brevemente come si prospetta il futuro delle città metropolitane e della nostra TV.
Insieme al DVB-T2 verrà introdotto anche il codec H.265/HEVC per la trasmissione dei contenuti multimediali a un livello di qualità visiva mai sperimentato finora. In molti si sono chiesti se dovranno cambiare la loro tv, ma li abbiamo rassicurati dicendo che i casi in cui ci sarà il cambio riguarderanno apparecchi più vecchi del 2016.
Se vi state chiedendo come mai si parla di nuove tecnologie, ciò è dovuto a un riassetto delle frequenze radio nella banda tra i 694 e i 790 MHz, attualmente occupate dai segnali inviati e ricevuti dal digitale terrestre (DVB-T). Successivamente, queste frequenze saranno dunque dirottate al miglioramento della connessione 4G e allo sviluppo finalmente del 5G.
Di questa nuova connessione ultra veloce sappiamo che ci saranno due spettri differenti su cui viaggeranno le frequenze. Il primo spettro, denominato Sub-6GHz, viaggia tra 3.4Hz e 3.6GHz; l’altro, invece, è stato denominato millimiterWave e viaggerà su frequenze più alte, comprese tra i 24.25 e i 29.5Ghz.
Il 5G permetterà di rendere realtà tutti quei progetti che oggi sembrano fantascienza. A esempio, le auto saranno interconnesse tra loro e potremo sviluppare reti autostradali senza conducenti. Con il 5G verrà il momento dell’Internet of Things, ovvero la possibilità di connettere e renderli punti hotspot praticamente tutti gli oggetti della città. Infine, le smart home avranno il loro massimo compimento, grazie alla costante presenza di una rete a banda ultralarga a supporto.
La transizione alle nuove frequenze DVB-T2 inizierà nel 2020, come stabilito dalle direttive dell’Unione Europea, e terminerà nel 2022. A settembre 2018 ci sarà l’asta per l’assegnazione delle nuove frequenze, e già da lì capiremo che destino prenderà il DVB-T2 e come si svilupperà la connettività 5G.