Gli smartphone emettono radiazioni elettromagnetiche, questo ormai è un dato di fatto, ma non è ancora stato possibile confermare una correlazione ufficiale tra l’assorbimento della radiazione da parte del corpo umano e l’insorgenza di particolari malattie. Di conseguenza non l’OMS le ha ancora indicate come certamente cancerogene; nonostante ciò, l’attenzione è alta.
In nostro aiuto accorre l’Unione Europea con una legge creata ad hoc per limitare le emissioni di radiazioni elettromagnetiche da parte degli smartphone. I terminali in commercio, infatti, non possono superare il valore di 2.0 Watt/KG relativo al SAR (ovvero tasso di assorbimento). Nell’eventualità in cui, prima della richiesta della messa in commercio, lo smartphone superi tale limite, la vendita viene istantaneamente bloccata.
Smartphone: alcuni top di gamma emettono troppe radiazioni elettromagnetiche
Considerando il valore come il limite invalicabile, ad oggi sul mercato sono presenti vari modelli che, in un modo o nell’altro, vi si avvicinano pericolosamente. Ciò non sta a significare che il possessore di un terminale di questo tipo è a rischio malattia, ma che comunque lo smartphone stesso emette un quantitativo di radiazioni abbastanza elevato. I meno virtuosi, sotto questo punto di vista, sono i seguenti.
Parlando di Nokia, ricordiamo che il terminale indicato è stato prodotto dalla “vecchia azienda”, con il cambio al comando degli ultimi anni la situazione è decisamente migliorata. I nuovi Nokia, prodotti e commercializzati dall’azienda finlandese HMD Global, non rientrano tra i modelli con il maggior quantitativo di radiazioni emesse.
In ogni caso è assolutamente necessario prestare la massima attenzione, indipendentemente dallo smartphone in proprio possesso, consigliamo di evitare il contatto prolungato tra l’orecchio e il dispositivo (sopratutto in chiamata), e sopratutto di spegnerlo, se posizionato sul comodino, ogni volta che andate a dormire.
Piccoli accorgimenti possono aiutare ad un minor assorbimento di radiazioni elettromagnetiche da parte del corpo umano stesso.