Inizialmente, nel 1991, si creò il 2G, per migliorare la ricezione e la comunicazione dei cellulari. All’epoca ancora non esisteva la possibilità di usare Internet sui cellulari, ma si potevano solo fare le classiche chiamate e mandare Sms e Mms.
Col passare degli anni, e l’avanzare di cellulari sempre più sofisticati e con esplicite funzioni, nel 2005 in Giappone e nel 2006 nel resto del mondo si è diffusa una nuova funzione, ovvero il 3G (terza generazione), per utilizzare internet sui propri device.
Una funzione straordinaria, che ha rivoluzionato l’intero mondo tecnologico, a partite dai social network quali Whatsapp, Instagram ecc, che sono esplosi così come anche la Tv e pay tv on demand. Nel 2010, nasce in seguito la connessione 4G (quarta generazione), detta anche LTE, che migliora significativamente la qualità della chiamata via VoIP e la velocità della connessione internet.
Ma non è finita qui. In questi giorni si è parlato molto di un nuovo “upgrade” della connessione telefonica, ovvero la connessione 5G (quinta generazione), l’obiettivo della Next Generation Mobile Networks Alliance, un’associazione di tutti gli operatori e tecnici che si occupano della telefonia mobile.
Il 4G di Tim, Wind, Tre, Vodafone ed Iliad già era un’ottima connessione con una notevole velocità di trasferimento dati, possibilità di scaricare episodi di serie tv e film in pochi minuti, ma col 5G tutto ciò verrà ancora notevolmente migliorato. Infatti, la più grande differenza con la generazione precedente è appunto la velocità di connessione Internet e trasferimento dati, che dovrebbe essere tra le 100 e le 1000 volte più veloce della connessione 4G LTE.
Un esempio, si potrebbe riuscire a scaricare un film ad alta risoluzione 4k in pochi minuti se non secondi, di certo non male per gli amanti del cinema o serie tv. Ma come è possibile ciò?La velocità di trasferimento dati si basa appunto sull’utilizzo di frequenze. Con questo tipo di connessione si raggiunge un picco di frequenza mai eguagliato, infatti si usano onde millimetriche, cioè onde radio tra 30 e 50 Ghz, uno spettro di frequenza mai usato e che solo grazie a continui e numerosi ricerche e studi sulla tecnologia e scienza ci permette di poterlo usare, almeno teoricamente.
Ovviamente, tutta questa rete strutturale richiede grossi impegni dei server e deve essere ben gestita, proprio per questo è ancora in fase di sperimentazione ed embrionale. La Next Generation Mobile Networks Alliance vuole appunto, come requisiti minimi, una diminuzione netta di latenza, una velocità di almeno 1 Gb al secondo e copertura più estesa.
Infine, possiamo dire che la connessione 5G di Tim, Wind, Tre, Vodafone ed Iliad è ideale per i nuovi smartphone di ultima generazione, le smart home, ma soprattutto per la nuova idea di Industria 4.0 dove richiede nel giro di pochi metri una connessione di oltre 20.000 dispositivi, che devono essere del tutto efficienti.