L’avvento della nuova tecnologia di trasmissione DVB-T2 darà il via indirettamente allo sviluppo della connessione in 5G nelle nostre città, attraverso lo sblocco di frequenze radio dedicate come da direttiva dell’Unione Europea.
Non tutti sanno cosa significa e cosa comporta il cambio di connettività dal 4G al 5G, ma dobbiamo immaginare un futuro iper connesso non ristretto al solo uso della rete di cui facciamo con gli smartphone. Di seguito cerchiamo di capire come si articolerà il tessuto delle città metropolitane e della nostra quotidianità.
5G: ecco come sarà il futuro della connettività
Se vi state chiedendo come mai si parla della nuova connessione 5G, ciò è dovuto a un riassetto delle frequenze radio nella banda tra i 694 e i 790 MHz, attualmente occupate dai segnali inviati e ricevuti dal digitale terrestre (DVB-T),destinate allo sviluppo del 5G.
Di questa nuova connessione ultra veloce sappiamo che ci saranno due spettri differenti su cui viaggeranno le frequenze. Il primo spettro, chiamato Sub-6GHz, opera tra i 3.4Hz e i 3.6GHz; l’altro, invece, è stato denominato millimiterWave e occuperà frequenze più alte comprese tra i 24.25 e i 29.5Ghz.
Il 5G permetterà la realizzazione di tantissimi progetti impossibili fino a pochi anni fa. Le automobili saranno interconnesse tra loro e potremo dunque sviluppare reti autostradali senza conducenti o incidenti. Finalmente verrà il momento dell’Internet of Things, ovvero la possibilità di connettere e rendere punti hotspot praticamente tutti gli oggetti della città, a partire dai lampioni. Infine, il concetto di smart home avrà il suo massimo compimento: grazie alla costante presenza di una rete a banda ultralarga a supporto, tutti gli elettrodomestici saranno in grado di apprendere il nostro stile di vita tramite l’intelligenza artificiale adattiva.
Il 10 settembre 2018 ci sarà l’asta per l’assegnazione delle nuove frequenze, e già da lì capiremo che destino prenderà la connettività 5G. Non perdetevi il futuro!