Qualche settimana fa abbiamo assistito all’annuncio dello stop delle riprese del prossimo film di Woody Allen, nel mezzo di una bufera per scandali sessuali. Ora sembra che Amazon abbia rimandato il film addirittura nel 2020.
È la seconda volta in tutta la sua carriera di regista che Allen, 82enne, ha fermato le macchine da ripresa. L’ultima volta è successo nel lontano 1981 con il film “Una commedia sexy in una notte di mezza estate”.
Questo stop è stato sicuramente un duro colpo per il regista che, dal 1966 ha diretto ben 55 pellicole, arrivando a girare ben 2 film all’anno. Nel 2016 Allen ha firmato un contratto con il colosso di Jeff Bezos per la produzione di 4 film, a mancare è solamente A Rainy Dai in New York, già terminato ma bloccato dall’azienda.
Amazon per il momento si è solo limitata a dichiarare che, non aveva mai annunciato una data preciso per l’uscita del film. In realtà molte indiscrezioni dicono che il motivo sia proprio lo scandalo sessuale che coinvolge il regista da decenni. Nel 2014 è stato accusato di aver molestato una bambina nel lontano 1992
. Il regista ha sempre respinto le accuse anche se non è mai stata dimostrata la sua innocenza né colpevolezza.In seguito alla nascita dei movimenti #MeToo e Tim’s Up, moltissimi attori hanno preso le distanze da Allen e alcuni protagonisti del film A Rainy Day in New York hanno dichiarato di voler devolvere parte del compenso a organizzazioni per la difesa delle vittime di abusi sessuali. Al momento Amazon ha deciso di ascoltare chi la criticava per la scelta di lavorare con il regista in questione. Questa decisione ha mandato un chiaro messaggio a tutti i divi di Hollywood.