La piattaforma di contenuti in streaming Netflix sta diventando una delle più importanti al mondo. Grazie soprattutto alla possibilità di condividere l’account con amici e parenti, andando così a diminuire il prezzo dell’abbonamento.
Fino ad ora, nessuna legge imponeva alcuni contenuti all’interno della piattaforma. L’Unione Europea ha però varato una nuova legge che potrebbe cambiare le cose. Scopriamo i dettagli.
Netflix: nuova legge dell’UE gli impone almeno il 30% di contenuti italiani
La piattaforma offre tantissime serie TV, film e documentari di tutti i paesi, anche italiani. Ma probabilmente non ne offriva abbastanza secondo l’Unione Europea. Entro il 2020 potrebbe infatti essere costretta ad includere nel proprio catalogo almeno il 30% di titoli italiani. Questa legge potrebbe essere estesa per tutti i paesi dell’Unione Europea, per valorizzare le produzioni locali.
Il Direttore Generale del Directorate General of Communication, Networks, Content and Technology della Commissione Europea, Roberto Viola ha dichiarato: “Abbiamo solo bisogno di un voto finale, ma è solo una formalità”. La conferma è arrivata proprio in questi giorni, durante il Festival del Cinema di Venezia, durante uno scambio di idee con Variety. In poche parole, verrà richiesto di commissionare contenuti e contribuire ai fondi cinematografici nazionali, a fronte di un piccolo supplemento agli abbonamenti.
Nel mese di dicembre dovrebbe essere approvata la norma e gli stati membri dell’UE, avranno circa 20 mesi per metterla in pratica. Netflix, potrebbe aggiungere migliaia di titoli italiani all’interno del suo catalogo. Viola ha concluso dicendo: “Non avrà valore legale, ma aiuterà i regolatori nazionali ad applicare le norme. È un paradosso che nel mondo digitale le piattaforme ottengano la quota più grande di ricavi nello streaming e quelli che creano contenuti e veicolano il traffico prendano la più piccola“.