L’accesso gratuito ai principali canali di Premium e Sky può indubbiamente portare gravi problemi per l’utente finale. Sebbene la visione sia semplificata dal metodo IPTV, questi viene ritenuto completamente illegale dalla legge italiana, con il rischio di incorrere in multe o pene detentive davvero molto salate.
I prezzi degli abbonamenti delle varie pay TV italiane, con il passare del tempo, sono stati ampiamente modificati. Nel corso dei mesi, infatti, abbiamo assistito ad una corrispettiva riduzione dei canoni, con un incremento della qualità dei contenuti. Ad oggi, ad esempio, con 29,90 euro è possibile accedere ai pacchetti Sky TV + Sport (Champions League e Europa League in esclusiva incluse) + Famiglia o optare per un Mediaset Premium a 14,90 euro con inclusi Film + Serie TV e Serie B + Serie A di DAZN.
Nonostante il grande passo verso i contribuenti, la maggior parte di noi li ritiene ancora troppo elevati. Di conseguenza viene cercato un metodo alternativo per accedere ugualmente ai contenuti, senza però pagare l’abbonamento stesso.
IPTV: nessuno potrà accedere a Sky e Mediaset Premium illegalmente
La via più sfruttata attraversa il mondo IPTV; una connessione ed un riproduttore video legale garantiscono l’accesso ad una infinità di canali (tra cui Sky e Premium) a titolo gratuito.
La pratica, sebbene sia di facile utilizzo anche per l’utente più inesperto, è però completamente illegale. Se scoperti si rischia una multa da 25000 euro o una pena detentiva della durata complessiva di 4 anni. Il reato viene commesso sia da colui che trasmette il segnale, ma anche dall’utente finale che lo sfrutta rendendo visibili i contenuti sul proprio televisore.