Netflix Italia ed Amazon Prime Video hanno rinnovato i loro rispettivi cataloghi (li trovi qui ed questa pagina) per il mese di settembre con la promessa di nuovi incredibili contenuti per Film e Serie TV. Ma a partire dai prossimi mesi i palinsesti dei due fornitori potrebbe cambiare notevolmente secondo una nuova direttiva UE.
Secondo quanto stabilito in sede comune si prevederà l’inclusione minima del 30% di contenuti realizzati all’interno della comunità. A partire da dicembre gli Stati membri avranno a disposizione 20 mesi per adeguarsi. La nuova manovra introdurrà inevitabilmente nuovi costi per tutti gli abbonati.
Una norma che esiste già in Paesi come la Germania e con cui ben presto dovremo fare i conti anche noi utenti italiani. Ci si aspettano rimodulazioni a catena che graveranno sulle nostre tasche. Saranno i legislatori dei rispettivi Paesi ad imporre i costi per i loro contenuti. Il modello tedesco sarà applicato alle due piattaforma abbracciando presto anche la sfera dei contenuti Youtube.
In una recente intervista, Roberto Viola, a capo del DG Connect (direzione generale della Comunità Europea responsabile dell’agenda digitale) ha riferito che:
“È un paradosso, nel mondo digitale, che le piattaforme prendano la fetta più grande dei profitti e chi crea i contenuti e guida il traffico prenda la fetta più piccola”
Si apre un dibattito che vede da un lato il sistema legislativo europeo dell’audio-visivo e dall’altro utenti e piattaforme impegnate a garantire l’uso di un servizio che bilanci i contenuti ai prezzi. Voi da che parte state?