Una ricerca condotta da un gruppo di studiosi ha assodato ciò che nessuno vorrebbe sentirsi dire: il 4G è vulnerabile ed in campo c’è la nostra privacy. Ebbene sì, ad affermare tale notizia è stato proprio il gruppo di ricercatori della Purdue University e della University of Iowa; secondo la loro ultima ricerca, i protocolli LTE presentano delle notevoli vulnerabilità.
A preoccupare ulteriormente gli studiosi -ed anche le persone- è che queste vulnerabilità possono essere sfruttate per generare degli attacchi come l’intercettazione di chiamate, il tracciamento della posizione geografica o ancora peggio, l’invio di falsi messaggi.
Grazie a questo studio, condotto dalle due Università, si è potuto rilevare come le vulnerabilità infettino tre diversi protocolli: il primo è quello che permette di associare il dispositivo alla rete 4G; il secondo è quello che permette di disconnettere il dispositivo dalla rete; il terzo ed ultimo è quello che viene utilizzato per l’acquisizione delle informazioni di sistema.
Per appurare tale teorie, il gruppo ha pensato e messo in atto ben dieci tipi diversi di attacchi, così da non lasciare niente al fato. Renderà molto felice sapere che otto di questi hanno riscosso successo utilizzando anche una semplice SIM CARD.
Tra quelli testati ne risalta uno, esso è denominato “authentication relay attack“ ed è il più pericoloso poiché concede a chi è interessato di connettersi alla rete mobile senza l’uso di alcuna credenziale. È così che i criminali potrebbero agire in modo disonesto con una manciata di soldi, poiché è richiesto solo un apparecchio radio.