Per tutelare la popolazione locale, l’Unione Europea ha imposto un limite massimo al SAR, ovvero al tasso di assorbimento delle radiazioni da parte del corpo umano. I 2 watt/kg sono il valore oltre il quale non è permessa la commercializzazione del prodotto sul territorio nostrano, anche se non vi sono prove certe che un quantitativo inferiore al limite stesso non causi problemi all’organismo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), non essendo certa della pericolosità le ha classificate come “cancerogeni possibili
“, ovvero non si esclude la possibilità che causino tumori. Indipendentemente dalle direttive delle autorità, il consiglio è sempre di evitare una esposizione prolungata alle radiazioni (auricolari in chiamata e smartphone spento sul comodino, per iniziare).
Periodicamente, per cercare di informare la popolazione, Statista pubblica la lista completa degli smartphone in commercio che emettono il maggior quantitativo di radiazioni elettromagnetiche.
L’immagine sovrastante indica i meno virtuosi aggiornati al mese di agosto 2018; come potete vedere ai primi posti sono posizionati modelli delle più famose marche del settore, tra cui Xiaomi, OnePlus, Huawei e addirittura Apple.
Onde evitare inutili allarmismi, ricordiamo che il proprietario di un terminale inserito nella lista non è più a rischio di un qualsiasi altro.