Il Ministero dello Sviluppo ha incominciato l’apertura delle buste ricevendo le prime offerte per l’acquisto delle frequenze da parte di società come Vodafone, Tim, Iliad, Wind e Tre Italia.
La questione principale a cui si andava incontro, risiedeva nella legge di Bilancio del 2018. Secondo quanto stabilito allo Stato Italiano spetta una soglia minima di guadagno pari a 2,5 miliardi. Fortunatamente, grazie agli investimenti delle varie compagnie per l’acquisto delle frequenze (che ammontano ad un totale di 2 miliardi e 481 milioni), il 5G sarà finalmente realizzabile.
La sfida vera e propria tra le varie società partirà invece alle 11.00 del giorno giovedì 13 settembre 2018, fase in cui ci saranno dei rilanci per ottenere determinate bande.
Questo braccio di ferro riguarda sopratutto Tim, Vodafone e Wind Tre, ma nella partita giocano anche Linkem con la sua connessione via satellite, Open Fiber, Fastweb e ovviamente Iliad.
Linkem e Open Fiber decidono di non presentare nessuna offerta
Soffermandoci un attimo su Linkem e Open Fiber, riportiamo la notizia che le società seppure siano state ammesse nella procedura per aggiudicarsi una porzione di banda, hanno deciso di non presentare offerte.
Mentre per quanto riguarda Iliad e la questione del nuovo entrato, si aggiudicherà la banda da 10 megahertz. Secondo indiscrezioni Tim invece si aggiudicherebbe la banda 700 (quella ceduta dagli emittenti TV, secondo normativa Europea). Sfida combatutta anche sulla banda 26 dove vediamo Tim e Vodafone sfidarsi con Wind Tre e Fastweb. Anche la banda 37 è molto ricercata, dove vediamo un’agguerrita Tim che deposita un’offerta pari a 80 milioni di euro.