Abbiamo atteso a lungo ma, finalmente, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato le offerte iniziali nell’ambito dell’asta delle frequenze del 5G da parte dagli operatori per partecipanti. L’assegnazione definitiva di tali bande, insieme ai test avviati già a San Marino e Bari, rappresentato il segnale che la connettività 5G per i consumatori arriverà presto, forse prima del 2020.
Il vero momento determinante dell’asta ci sarà giovedì 13 settembre, evento in cui i competitor rilanceranno per aggiudicarsi i lotti. L’attuale ammontare delle offerte divulgato dal Governo è di circa 2,5 miliardi di euro, ovvero la cifra minima che il MiSE aveva preventivato d’incassare.
5G: partecipanti e lotti contesi da TIM e Vodafone
TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Iliad sono le aziende che hanno piazzato le offerte, mentre Linkem e OpenFiber si sono astenute. Come detto in precedenza riguardo al vantaggio concesso dal MiSE, Iliad è ufficialmente il primo operatore ad aggiudicarsi un lotto di frequenze. Per un importo prestabilito in partenza di circa 677 milioni di euro, Iliad ha ricevuto 10 Mhz in banda 700 MHz.
TIM, Vodafone, Fastweb, Wind Tre e Iliad però si stanno battagliando anche sul blocco dei 26 GHz, pertanto si dovrà aspettare il round di giovedì per capire chi avrà l’assegnazione definitiva di quel lotto. Nella banda 700 MHz c’è forte contesa tra TIM e Vodafone per i restanti 4 slot disponibili oltre quello già di Iliad. Intanto, TIM sembra correre da sola per il lotto da 3.6-3.8GHz dove ha piazzato un’offerta monstre per il blocco da 80 MHz.
Giovedì ci sarà da divertirsi, ma siamo sicuri che Iliad, Vodafone e TIM saranno in posizione avvantaggiata rispetto agli altri.