I gruppi sono il pane quotidiano per molti utenti WhatsApp. Le comunicazioni che coinvolgono più persone sono usate per le più svariate ragioni, dalla vita privata a quella scolastica o lavorativa. I lati positivi di questo strumento sono innegabili: la possibilità di parlare insieme con più contatti in uno stesso momento è qualcosa di impagabile. Il buono dei gruppi però non deve trascurare anche i lati negativi.
La privacy è sempre uno dei temi caldi quando si parla di WhatsApp. La piattaforma, da qualche mese, ha portato alla luce i cosiddetti gruppi aperti: open chat a cui ci si può iscrivere con un link d’invito
.L’obiettivo di tali conversazioni è quello di mettere in contatto persone sconosciute tra loro. Da qui nasce l’osservazione sulla sicurezza. WhatsApp forse non si è fatta una domanda importante relativa alla riservatezza.
Molte fonti europee ci dono che le chat aperte sono ottime esche per hacker e malintenzionati. Basterebbe un semplice smartphone datato (ottimo un vecchio Samsung) e poche nozione di codici per ottenere informazioni come dati anagrafici, numero di telefono, foto profilo di utenti sprovveduti.
C’è solo un consiglio da dare. Chi si trova in queste chat per sue esigenze, deve cercare di esporsi il meno possibile. La nostra privacy non potrà far altro che ringraziare.