Il nuovo aggiornamento Android porta con sé molte sorprese: ecco quali sono i dispositivi supportati e le novità introdotte
Fresco fresco di uscita a darci sollievo dalla calura estiva, anche se inizialmente passato un po’ in sordina, il nuovo aggiornamento di casa Android ha fatto la sua entrata in scena il 6 agosto scorso, dopo essere stato annunciato il 7 marzo da Google. La nuova veste del sistema operativo è ricca di novità interessanti, ma questo si poteva presagire già dalla scelta del nome: anziché una versione 8.2, si è puntato direttamente alla successiva raggruppando in questa versione le innovazioni che si volevano apportare.
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Attualmente i già fruitori di questa “dolce” release sono i dispositivi Google Pixel (eccezion fatta per Nexus e Pixel C) ed Essential Phone PH-1, ma a breve (questo autunno) lo diverranno anche i devices Sony, Xiaomi, HMD, Oppo, Motorola (i modelli più recenti: Z3 e Z3 Play, Z2 Force, Z2 Play, X4, G6, G6 Plus e G6 Play), Nokia, Vivo e OnePlus inclusi nel programma beta. Secondo dati non ufficiali e rumours, gli altri dispositivi a prendere parte all’aggiornamento dovrebbero essere HTC, Huawei (Mate 10 Pro e P20), Honor (10 e View10), LG e Samsung.
Le novità più interessanti apportate dal nuovo sistema operativo iniziano dalla grafica, che cambia nella barra di stato e nei menù, incluso quello a tendina delle notifiche, con colori più accesi e angoli smussati. I quick toggle sono distribuiti orizzontalmente in maniera organizzata e visionabili col comune swipe, ma cambiano nella modalità notturna in cui viene mostrato solo l’orario di attività e l’impostazione dei suoni di sistema, mentre in modalità giorno le impostazioni del Wi-Fi mostrate sono più ricche e complete.
Al momento dell’inserimento del cavo di alimentazione ad una porta USB, si potrà subito scegliere quale opzione deve essere attivata dal sistema a seguito di questo collegamento.
Inoltre, quante volte avete desiderato di poter modificare uno screenshot immediatamente dopo l’acquisizione, anziché aprire la cartella immagini per poi modificarlo da lì? Da oggi è possibile grazie ad un tool già presente nel sistema operativo, studiato appositamente per rendere più facile l’interazione con gli screen.
La gestione delle attività è anche facilitata dalla schermata di multitasking, per copiare e condividere testi, file multimedia e poter procedere ad altre operazioni senza dover ricorrere ad aprire l’applicazione a schermo intero.
Insieme al risparmio energetico, subentra ora la batteria adattativa, che diminuisce il consumo e aumenta l’autonomia a seconda dell’uso consuetudinario dell’utente: tutto questo è possibile grazie all’intelligenza artificiale.
Un’altra novità sicuramente importante riguarda le misure precauzionali inserite in Android per combattere la dipendenza da smartphone, aggiungendo ben cinque funzionalità che si applicano sulle notifiche, sulle applicazioni e creando anche un database in cui il dispositivo registra quanto tempo si trascorre sullo smartphone e che utilizzo se ne fa. Il che è davvero innovativo in un mondo di tecnologie in cui le sempre più allettanti proposte invogliano ad un utilizzo smodato, e rischiano sul serio di danneggiare la salute mentale e fisica degli utenti, specie dei più giovani, i quali, essendo spesso meno inclini ad autodisciplinarsi su questo fronte, sono i più soggetti a creare una vera e propria dipendenza da cellulare.
Nelle prossime settimane, infine, verrà progressivamente comunicata ufficialmente la compatibilità dell’aggiornamento per i devices attualmente ancora avvolti dall’aura di ufficiosità.