L’imputato nel processo Tripadvisor è stato condannato a 9 mesi di carcere senza condizionale ed al pagamento di 8.000€ di risarcimento per le recensioni fasulle rilasciate sul sito. Il proprietario di PromoSalento vendeva pacchetti di false recensioni positive alle strutture italiane di ristorazione. Lo scopo era quello di far crescere la popolarità e l’affidabilità delle organizzazioni locali.
In sede di esame, Tripadvisor si è dichiarata parte civile in un processo che ha creato un precedente storico davvero unico. La community si è posta contro PromoSalento collaborando con le autorità fornendo le prove necessarie ad incastrare l’autore del fatto.
Nel corso delle indagini sono emerse oltre 1.000 recensioni contraffatte che hanno coinvolto centinaia di strutture in tutto il Paese. Ognuna di queste organizzazioni è stata penalizzata dopo aver ricevuto adeguata segnalazione da parte degli inquirenti. Nonostante ciò, questo pare non sia bastato a placare i malsani propositi. Pertanto la comunità Tripadvisor ha deciso di etichettare le società coinvolte con un bollino rosso che informa i viaggiatori dei tentativi di manipolazione delle recensioni.
Si tratta solo di uno dei primi casi segnalati che portano ad una sentenza in giudizio penale. Brad Young, Vice Presidente Associate General Counsel di Tripadvisor ha espresso tutta la sua soddisfazione in un commento:
“Crediamo si tratti di una sentenza storica per internet. Scrivere recensioni false ha sempre rappresentato una violazione della legge ma questa è la prima volta che, come risultato, il truffatore è stato mandato in prigione. Investiamo molto nella prevenzione delle frodi e siamo efficaci nell’individuarle: dal 2015 abbiamo bloccato le attività di più di 60 aziende di recensioni a pagamento nel mondo. Ma non possiamo fare tutto da soli ed è per questo che desideriamo collaborare con le autorità competenti e le forze dell’ordine per supportare i loro procedimenti penali”.
Allo stesso modo si incontra il parere concorde di Pascal Lamy. Il Chairman del World Committee on Tourism Ethics, UNWTO conclude dicendo che:
“Le recensioni online rivestono un ruolo fondamentale nel turismo e nelle decisioni di acquisto dei consumatori, ma è importante che tutti seguano le regole. Le recensioni false violano chiaramente le linee guida del World Committee on Tourism Ethic pubblicate l’anno scorso. Si vuole indirizzare l’utente ad un uso responsabile dei punteggi e delle recensioni sulle piattaforme digitali. Le raccomandazioni sono state sviluppate in collaborazione con TripAdvisor, Minube e Yelp. Sappiamo che la cooperazione con l’industria ha un ruolo importante nell’individuazione di frodi sulle recensioni”.