Come prevedibile, la Guardia di Finanza ha portato a compimento un giro di vite nei confronti di alcuni dei migliori portali per la visione in streaming di contenuti illegali come Eurostreaming, CB01 e Altadefinizione. La loro chiusura ha fatto molto eco sul web, ma i pirati del web non si sono affatto scoraggiati poiché tali servizi tornano sempre online cambiando leggermente il dominio di partenza.
Chi guarda contenuti online in streaming sa bene che sono illegali, dato che ospitano film e serie TV di cui siamo sicuri non hanno i diritti per la ritrasmissione. A due anni dalla maxi-operazione su altri 152 siti web pirata che offrivano link illegali per vedere anche partite di calcio, la questione puzza ancora di marcio.
Pirateria online: CB01, Altadefinizione e Eurostreaming vivranno ancora
I guadagni dei gestori di questi siti illegali ammontano sempre a decine di migliaia di euro al mese, grazie alla massiva pubblicità e banner online presenti in lungo e in largo nel servizio di streaming. Tra chi mette online illegalmente questi contenuti e chi li guarda gratuitamente c’è una sorta di tacito accordo che prevede un’invasione di pubblicità e luci rosse da cliccare ovunque.
In Italia però il problema della pirateria online è decisamente esteso: il 37% della popolazione adulta guarda contenuti illegalmente su internet, per un danno per l’economia italiana di oltre un miliardo di euro.
La pirateria alla fine torna sempre vincitrice da questi confronti con l’autorità, la storia si ripete, e siti come Guardaserie, CB01 ed Eurostreaming sono già tornati online. Basta che venga cambiato ai siti il dominio senza stravolgerlo, far rimbalzare l’IP da una località estera e tornare online aggirando anche i blocchi sul DNS.
Infine, rimane ancora oscurata Altadefinizione ma, come immaginiamo, ci metteranno poco a metterlo di nuovo online.