Instagram può essere definito ormai un vero e proprio fenomeno e il suo impatto socio-culturale è attenzionato e analizzato da vari studiosi. Una serie di ricerche, fedelmente riportate da Focus.it, offrono una visione del noto Social diversa da ciò che potremmo immaginare.
La United Kingdom’s Royal Society for Public Health ha condotto la ricerca nel 2017 coinvolgendo poco meno di 1500 ragazzi. I giovani sono stati sottoposti ad un’intervista ed è stato confermato che i Social hanno un impatto positivo su di loro. Instagram, così come Facebook
o YouTube, permettono loro di esprimersi e condividere le loro passioni offrendo l’opportunità di socializzare e sentirsi parte di un gruppo formato dai vari utenti. Non è tutto, purtroppo. Anche il web ha dei lati negativi e il sondaggio sopracitato, a cui è stato attribuito l’hashtag #StateofMind, lo ha confermato.Instagram sembrerebbe poter causare problemi alla salute mentale dei suoi iscritti. L’utilizzo del social alimenterebbe la predisposizione all’ansia e alla depressione.
L’impatto positivo del “fenomeno Instagram”, così potente da aver creato addirittura delle nuove professioni, è innegabile ma gli effetti negativi non possono essere mascherati. E’ opportuno sottolineare che la piattaforma, soprattutto negli ultimi mesi, si è impegnata al fine di tutelare i suoi giovani iscritti. L’ultima iniziativa a tal proposito, offre aiuto agli utenti al fine di combattere la dipendenza da sostanze stupefacenti. I provvedimenti sono stati intrapresi anche al fine di limitare atti di cyber-bullismo. Le iniziative volte ad offrire un’esperienza online sana ed equilibrata sembrano non mancare da parte di Instagram.
Tale conclusione sembrerà dunque banale ma potrebbe far riflettere per l’ennesima volta su una questione tanto dibattuta. Il web offre occasioni uniche e in continua evoluzione, il suo impiego appare a volte spropositato e crea perplessità non indifferenti. Prendere coscienza dei lati positivi e negativi da questo offerti ed utilizzarli in maniera appropriata potrebbe essere sufficiente per garantirne un impiego sicuro.