Diane Chung, una donna di Long Island, New York, ha denunciato che la sua nuova unità di Galaxy Note 9, di Samsung, avrebbe preso fuoco all’interno della sua borsa mentre stava in un’ascensore.
Questo si tratterebbe del primo caso del Samsung Galaxy Note 9 che prende fuoco. Diane è un agente immobiliare che ha subito avvertito l’azienda, richiamando i casi del Galaxy Note 7 e tutte le conseguenze che hanno portato.
Diane Chung, mentre si trovava in un’ascensore dopo la mezzanotte del 3 settembre 2018, ha dichiarato che il suo Samsung Galaxy Note 9 ha iniziato “a diventare estremamente caldo“. La donna ha subito smesso di utilizzare il dispositivo e l’ha riposto all’interno della borsa. Subito dopo “ha sentito un sibilo e un rumore e si è accorta di un fumo denso che proveniva proprio dall’interno della sua borsa
“.Stando ai documenti presentati nella denuncia, Chung avrebbe appoggiato subito la borsa sul pavimento e si sarebbe bruciata le dita mentre cercava di togliere lo smartphone dalla stessa. Successivamente, spaventata dall’accaduto la donna ha gettato il Note 9 per terra e premuto tutti i pulsanti dell’ascensore. Lo smartphone ha continuato a bruciare fino a quando è stato buttato in acqua.
Diane Chung ha chiesto il pagamento dei danni a Samsung e anche la cessazione di ogni vendita del dispositivo. Stando alle parole del CEO dell’azienda, DJ Koh, la batteria del dispositivo dovrebbe essere assolutamente sicura, grazie ai nuovi standard di sicurezza. Kate Beaumont ha dichiarato: “non può assolutamente prendere fuoco, in quanto è stato attivato un controllo di sicurezza multi-step“. Al momento l’azienda non si è ancora espressa sulla vicenda, ma sicuramente questa testimonianza fa subito pensare a quanto già successo al Note 7.