La batteria Android è un componente cruciale per gli smartphone. Mentre si attende una soluzione definitiva per avere un’autonomia da record si fanno i conti con alcuni errori incredibili che tutti noi commettiamo ogni giorno senza neanche farci caso. Comportamenti sbagliati conducono ad un’usura eccessiva del componente ed al concreto rischio di mandare in fumo un telefono da oltre 1.000€. Vediamo come evitare il peggio.
Android: 4 errori che mandano in fumo il tuo telefono
Si fa un gran discutere su tecnologie innovative come quelle per le nuove eSIM ma sul fronte della durata della batteria siamo indietro di anni. Nel tentativo di preservare l’autonomia ed evitare che il nostro telefono bruci ricorriamo a metodi più o meno efficaci. Ma si finisce sempre per commettere gli stessi 4 errori. Quali sono?
Surriscaldamento batteria Android a causa delle app
Le app richiedono risorse, questo non è un mistero. Alcune più di altre stressano costantemente CPU, GPU, memoria e batteria. La causa prima è la richiesta di una connettività attiva in background che se sommata alle funzioni GPS trasforma il nostro telefono in un fornello elettrico da campeggio.
App come Facebook, i widget Meteo e gli antivirus giocano non solo a sfavore dell’autonomia ma anche della vita del nostro smartphone Android. Ridurre il loro utilizzo significa dare speranza di un uso lineare per più e più anni. Opta per le versioni Lite o per una semplice ricerca online delle informazioni e non lasciare il tuo telefono sul cruscotto in piena estate.
Smartphone in carica
Caricabatteria da muro e powerbank sono sempre a portata di mano. Veder scendere il livello della batteria al di sotto di una certa soglia psicologica ci porta a tenere collegato il telefono ad oltranza. Una pratica comune ma sbagliata, che si aggrava se giochiamo ad Asphalt 9 o facciamo chiamate vocali. La temperatura arriva alle stelle e lo sforzo per il nostro telefono è considerevole.
Percentuali di carica
Altra pratica comune utilizzata da tutti è quella di caricare lo smartphone al 100%. Vedere che la batteria è al massimo ci rincuora. Sbagliato! Da alcuni studi, infatti, emerge che ricaricare completamente uno smartphone lasciandolo collegato tutta la notte comporta un rapido deterioramento delle celle.
Nella migliore delle ipotesi una carica completa arriva a garantire circa 300-500 cicli completi, contro i 1.000-2.500 cicli cui si può arrivare se ricarichiamo lo smartphone entro il 20-50%. Chiaramente non pretendiamo che giriate con lo smartphone scarico ma mantenere una carica attiva tra il 15 e l’80% è l’ideale.
Usare caricabatteria da mercatino dell’usato
L’ultimo consiglio che ci sentiamo di darvi è questo: usate i caricabatteria originali. Questo perché ogni costruttore dimensiona nel modo più appropriato i suoi sistemi di ricarica. Possiamo usare un caricabatteria non concepito per il nostro telefono in caso di emergenza, ma non fatela diventare un’abitudine. Oltretutto, l’uso di un caricabatteria non certificato non garantisce la ricarica rapida.
In caso di estrema necessità verificate quanto meno i watt di uscita dall’alimentatore, in modo tale che il valore sia prossimo a quello fornito in dotazione con il vostro telefono.
Quanti di questi errori commetti ogni giorno? Siamo certo che la risposta sia scontata.