Sim vs eSIM SIM o eSIM? Questo è il dilemma. Qual’è la sottile ma tangibile differenza tra questi due sistemi di connettività? Cercheremo di fare chiarezza evidenziano pro e contro di queste due tecnologie.

 

SIM contro eSIM: vantaggi e svantaggi

Nell’ultimo periodo si fa un gran parlare di eSIM (embedded SIM). Si tratta di un nuovo standard di connettività integrato che sostituisce il classico approccio alla componente fisica. Non si tratta di una vera e propria scheda quanto di un componente concesso sotto forma di circuito integrato direttamente saldato sul dispositivo secondo le direttive del nuovo standard SON-8.

Il chiaro svantaggio di questo sistema è che non è possibile estrarre la SIM. In caso di assistenza tecnica per guasto del dispositivo non avremo la possibilità di avere una SIM card da trasferire su un altro telefono, tablet o smartwatch. Questo è un chiaro svantaggio. Si può comunque “spostare” la scheda da un dispositivo all’altro ma in questo caso l’attivazione risulta più complessa in quanto gestita via software.

Il grande vantaggio di queste nuove soluzioni, invece, si rispecchia nella possibilità di avere sistemi affidabili che non si usurano e che non rischiano di rompersi per contatti piegati o manomessi. Tra l’altro sarà possibile realizzare circuiti e dispositivi ancor più miniaturizzati, che riducono lo spessore complessivo. Una situazione che manifesta ampia flessibilità in ottica smartwatch. Ma come si gestirà il fattore dual SIM?

Per il momento dette soluzioni sono ancora poco diffuse. Solo Apple e Samsung garantiscono tale integrazione a bordo dei rispettivi iPhone/Apple Watch 2018 e dei Samsung Gear S2 venduti da TIM. Voi che ne pensate? I vantaggi di un minimale sistema integrato compensano l’intercambiabilità delle SIM? Dobbiamo aspettarci supporti programmabili multi-scheda? Lo scopriremo, intanto dicci cosa ne pensi.

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