L’asta per l’assegnazione delle frequenze 5G continua il suo iter con la chiusura della quinta giornata di rilanci sulle bande contese dagli operatori. Come dai dati prontamente diffusi dal MiSE, l’introito minimo che si era fissato nella Legge di Bilancio è stato ampiamente superato di 1,3 miliardi di euro, segno che il 5G è un argomento di tendenza e che la battaglia tra Tim, Vodafone, Wind, Fastweb e Iliad è ancora lontana dalla fine.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato lo svolgersi di ben 63 tornate di rilanci competitivi e l’ammontare totale delle offerte vincenti ha raggiunto quota 3.838.962.258 euro. Il terreno di scontro è ancora una volta situato sulla banda da 3,7 MHz che sta risucchiando gran parte degli investimenti messi in campo dagli operatori nazionali con l’ammontare salito a oltre 1,6 miliardi di euro.
Giovedì 20 settembre 2018 sarà teatro di un altro scontro tra gestori ma di una cosa ne siamo certi, l’asta per le frequenze del 5G si sta rivelando un bagno di sangue per il denaro messo in gioco. Un investimento che venga onorato con altrettante infrastrutture tirate su e funzionanti nel più tempo possibile.
Asta 5G: ecco i lotti già assegnati
Una parte dell’asta è tuttavia già finita e riguarda i lotti della banda da 700 MHz, ribattezzata “lotto 700_FDD”. I cinque blocchi di frequenze hanno portato da soli al Governo ben 2,1 miliardi di euro, contando anche quella assegnata a tavolino a Iliad.
Il lotto in banda 700 Mhz della società francese è denominato “700_R”, mentre gli altri quattro lotti se li sono spartiti Vodafone e Tim. Iliad sta partecipando anche all’asta per le frequenze da 3,7 MHz per avere una piccola porzione e anche nella banda da 26 GHz. Per quest’ultima, però, non c’è ancora stato nessun rilancio. Con il 5G i vari operatori Tim, Vodafone, Wind, Fastweb e Iliad potrebbero offrire internet illimitato a tutti i loro clienti.