Il servizio di live-streaming di Twitch è stato bloccato dal governo cinese. Il principale sito di streaming di giochi non è più accessibile ne su dispositivi Android ne su quelli Apple.
Il mese scorso, Twitch ha raggiunto il terzo posto tra le app gratuite più scaricate in Cina, aumento dovuto anche dalle partite di E-sports previsti per i giochi asiatici. L’emittente televisiva CCTV ha scelto di non mandare in onda l’evento, quindi gli utenti hanno dovuto trovare modi alternativi per guardare la competizione.
Parlando di numeri, il counter degli streamers attivi mensili di Twitch è raddoppiato nel 2017 rispetto al 2016. Allora non esistevano molti utenti cinesi, dato che i suoi server sono locati all’estero.
L’ultima censura segue il modello del governo cinese di vietare qualsiasi piattaforma mediatica occidentale che riesce a crescere in popolarità, come misura cautelativa prima che si verifichi qualcosa di controverso. Le reti di social media come Facebook e Twitter restano permanentemente vietate e Google
, che è rimasta fuori dalla Cina per otto anni, si dice che stia sviluppando un motore di ricerca censurato per poter rientrare.
Ma nonostante le lamentale di molti utenti che riferivano di non poter accedere alla piattaforma, il sito è rimasto accessibile ieri per alcune province in tutta la Cina settentrionale e meridionale. Questo ha voluto dimostrare che la censura non era geograficamente limitante.
Il rapido aumento di popolarità e la conseguente caduta di Twitch nella nazione, non è di buon auspicio nemmeno per il servizio di Steam e i suoi obiettivi in Oriente. La società di Valve ha annunciato a giugno di quest’anno di aver stretto una partnership con lo sviluppatore di videogiochi di Shanghai Perfect World per lanciare una versione cinese di Steam. Pochi dettagli sono stati forniti su come sarebbe una versione curata della piattaforma che rispetterebbe le leggi locali.