I malware rilevati, o programmi potenzialmente dannosi, sono commercializzati spesso come software per installare giochi, per contenuti in streaming e tanto altro. Una volta che tali file vengono scaricati accedono ai dati del computer e dispositivi collegati. Solitamente l’utente viene raggirato da siti per condividere film musica, giochi, programmi, e altri contenuti simili. Oltre ad accedere a dati di pagamento e di vario genere, questi malware si inficiano anche nei social degli utenti.
Dunque, per riassumere la dinamica in poche parole, si rischia di incorrere in numerosi malware e virus accedendo a tutti i contenuti online che violano i diritti d’autore. In particolar modo, in seguito alla ricerca citata, pare che siano 200 i GB estratti di file maligni
analizzati poi dall’Europol. In seguito alle opportune analisi e considerazioni, il Direttore esecutivo ha dichiarato “Le conclusioni dello studio odierno sono importanti per tutti gli utenti online, a prescindere dall’età, in quanto mettono in evidenza i pericoli insiti nei siti che violano il diritto d’autore”.Questo studio è dunque più intricato di quel che sembra, in collaborazioni con molteplici esperti per garantire che non ci siano contenuti illegali che violano il diritto d’autore, ma al contempo per garantire la sicurezza degli utenti. Vi terremo aggiornati sull’evolversi della vicenda.