Huawei non ha intenzione di portare la sua controllata Honor su un business separato. Lo ha affermato senza se e senza ma la stessa compagnia cinese alcuni giorni fa, mettendo fine alle recenti voci secondo le quali i due brand potessero separarsi. Voci nate nel corso di questa estate in seguito alle notizie riportate dai giornalisti.
I media dell’Estremo Oriente hanno riferito nei mesi scorsi di una forte spaccatura tra i due marchi e a causarla sarebbe l’immenso successo che Honor sta ottenendo, superando perfino Xiaomi che in Cina è il quarto più grande venditore di smartphone in termini di spedizioni dei dispositivi.
Poco importa perché Zhao Ming, presidente Honor, ha esplicitamente affermato che Huawei e Honor rimarranno due marchi inseparabili nel futuro. Da quando Huawei ha fondato questo suo brand nel 2013, ha voluto che Honor operasse come entità ampiamente indipendente in termini di branding e strategie di prodotto.
Tuttavia, senza un’unità R&D dedicata, dipende dalla tecnologia creata dalla sua casa madre. Alla fine dello scorso anno, Honor ha descritto la sua strategia come quella di un “marchio B”, affermando che è più focalizzato sulle vendite online rispetto a Huawei e che si rivolge ad un pubblico estremamente giovane con i suoi dispositivi.
Nel corso degli anni, questa filosofia ha funzionato egregiamente portando Honor a dichiarare addirittura che il suo prossimo obiettivo è quello di diventare uno dei primi cinque produttori e venditori di smartphone al mondo. E i suoi recenti risultati suggeriscono che potrebbe raggiungere questo traguardo nel medio termine.
La performance commerciale di Honor nel 2018 ha superato anche le aspettative più ambiziose di Huawei e la preoccupazione principale di tutti è che i due brand, pur dipendendo tra loro, possono farsi una vera e propria guerra interna. Preoccupazioni per il momento smorzate proprio con le affermazioni che i due marchi non si separeranno.