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Google Calendar 6.0, il nuovo aggiornamento introduce l’interfaccia Material Design

Google Calendar 6.0 è la nuova versione dell’app di Google per risparmiare tempo e sfruttare al massimo ogni giornata visualizzando un calendario completo, che si aggiorna registrando gli eventi di Gmail. Le funzioni di questa app sono innumerevoli ma con l’ultimo aggiornamento Big G ha rivisto l’interfaccia utente di Google Calendar.

Questa nuova versione, distribuita a tutti, cambia l’interfaccia utente sotto i canoni del Material Design di Google che la società ha già implementato in diverse delle sue applicazioni come Google Foto e Calcolatrice. Le novità non sono moltissime, cambia l’iconografia e alcuni elementi.

L’app è ora più bianca di prima in quanto questo è il design che Google sta spingendo con Android 9 Pie. Google, inoltre, sta promuovendo l’utilizzo del carattere Google Sans in tutta l’app ed ha modificato il pulsante per aggiungere nuovi voci: un “+” colorato al suo interno. A queste si aggiungono altre modifiche visive meno rilevanti.

Peccato che se amavate la precedenti versioni di Google Calendar, questa nuova modifica non sarà di vostro gusto. Google sta sostanzialmente rimuovendo i colori dalle sue applicazioni 

con il bianco che pervaderà tutti i software: alcuni sono già stati aggiornati mentre gli altri verranno rivisti nelle prossime settimane.

Gmail e YouTube sono tra quest’ultimi, e per loro Big G riserverà lo stesso trattamento di Google Calendar. Si potrebbe sostenere che questo nuovo percorso estetico è giusto, perché Google vuole a tutti i costi rendere le sue app più pulite e minimali. Un modus operandi che si può solo amare o odiare.

 

Google Calendar 6.0, come forzare l’installazione dell’ultimo aggiornamento

L’aggiornamento versione 6.0 è già in distribuzione e in tantissimi lo hanno già installato. Tuttavia, coloro che non hanno ricevuto alcuna notifica della sua disponibilità possono forzare la ricerca e l’installazione accedendo a questa pagina del Google Play Store con il loro smartphone Android.

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Pubblicato da
Marco Serra