La battaglia per l’acquisizione delle frequenze del prossimo 5G prosegue serratissima, il 24 settembre si è conclusa l’ottava giornata di rilanci, con gli operatori telefonici pronti ad investire fino all’ultimo centesimo per riuscire ad acquisire un posto alla tavola del futuro. Wind-Tre è la più agguerrita, sopratutto in seguito alla voluta rinuncia delle frequenze da 700MHz.
Qualche settimana fa, come vi abbiamo spiegato in quest’articolo, gli unici lotti effettivamente assegnati sono quelli della banda 700 FDD. Tale frequenza sarà disponibile a partire dal 2022, anno in cui le attuali aziende del digitale terrestre passeranno al nuovo standard DVB-T2 lasciando libere proprio le 700MHz. La prima asta è stata vinta, per un totale di oltre 1,363 miliardi di euro, da TIM, Vodafone e Iliad (quest’ultima godeva di un lotto dedicato, dato essere un nuovo attore sul mercato); da segnalare, per dovere di cronaca, la rinuncia effettiva alla suddetta asta da parte di Wind Tre, con la chiara intenzione di giocare le proprie carte sulle bande 3,7GHz e 26GHz.
5G: nuova giornata d’asta con grandissimi rilanci
Le intenzioni erano chiare ed espresse, ma così è anche effettivamente stato. Con il termine dell’ottava giornata, infatti, le offerte per la banda da 3700MHz sono arrivate addirittura a 2,537 miliardi di euro, con Wind Tre pronta ad acquisire almeno un lotto da 80MHz per garantire alla propria utenza una connessione assolutamente degna di nota. Vodafone e TIM non stanno in nessun caso a guardare; i giorni passano ed i prezzi continueranno ad aumentare, già con un occhio ai 26GHz, altra frequenza cui Wind Tre non vorrà assolutamente mancare.