La banda da 3,7GHz sta letteralmente facendo dannare gli operatori telefonici, la corrente asta per l’acquisizione privata della stessa, infatti, è ricca di rilanci e colpi di scena. Ad oggi, infatti, TIM e Wind Tre sono in vantaggio sui blocchi da 80MHz, con Vodafone in grande spolvero sui più piccoli da 20MHz.
La dodicesima giornata di rilanci non ha ancora sancito un vincitore, ma il valore complessivo delle frequenze per il 5G ha raggiunto quasi i 6 miliardi di euro. Lo Stato Italiano è davvero felicissimo, le aziende di telefonia sono pronte a darsi battaglia pur di raggiungere l’obiettivo prefissato, acquistando un posto al tavolo del futuro (speriamo che tali esborsi non vengano poi rimpolpati con rimodulazioni sui clienti finali).
Asta 5G: nuovi rilanci con Vodafone in grande spolvero
Dopo aver assistito all’assegnazione delle frequenze da 700MHz (verranno liberate dalle emittenti televisive il 31 dicembre 2021), l’attenzione si è spostata verso le più richieste 3,7GHz (verranno liberate a gennaio 2019).
Wind Tre, dopo aver abdicato nella prima tornata, è chiaramente intenzionata a non mollare la presa. Al termine della giornata, infatti, per un blocco specifico da 80MHz ha raggiunto addirittura 1,474 miliardi di euro, seconda solo a TIM che, per un blocco generico da 80MHz, ha offerto addirittura 1,525 miliardi di euro.
La sorpresa sta nel veder Vodafone decisa a non battagliare per i lotti più grandi e richiesti, accontentandosi dei 20MHz. In questo caso la corsa è con Iliad, ma entrambe dovrebbero riuscire a spuntarla (la concorrente ha offerto 381 milioni di euro, Vodafone circa 374 milioni).
In ogni caso le giornate sono ancora lunghe, i risultati non sono ancora definitivi. L’appuntamento è rimandato alle ore 10 del prossimo lunedì 1 ottobre.