Mark Zuckerberg è uno dei fondatori e grazie a questa è diventato milionario tanto da possedere anche il social Instagram nel 2012 e l’app di messaggistica WhatsApp nel 2014 e tra le tre applicazioni ormai si nota l’appartenenza alla stessa azienda e gruppo di sviluppo. Nel 2012 ha presentato la volontà di comprare le quote della migliore azienda di produzione di visori di realtà aumentata: Oculus Rift. Un progetto di Zuckerberg in via di sviluppo dal 2015 per essere finito nel 2020 consiste nel rendere tutto il mondo interconnesso con i droni.
Col tempo gli obiettivi del social si sono evoluti soprattutto a causa del crescente numero di iscritti per rispettare le loro esigenze. Ora nel sito vengono pubblicati annunci, foto personali, dibattiti. Ci sono gruppi e pagine per ogni evento, corrente politica e filosofica e gli iscritti aumentano esponenzialmente di anno in anno. L’iscrizione è completamente gratuita ma bisogna essere almeno sedicenni con autorizzazione dei genitori.
Se l’iscrizione su Facebook è completamente gratuita, come ha fatto Zuckerberg a diventare ricchissimo su questa base? Il calcolo della ricchezza arrivata dai social è stimato in base ai server e banche dati possedute dalle aziende. Seppur non possano vendere i nostri dati personali ma usare soltanto cookie nei limiti di legge (annunci mirati in base alle recenti ricerche presenti nella memoria del dispositivo e del software di rete), il numero di server e banche dati indica il quantitativo di membri e utenti iscritti al social network. L’uso di cookie e annunci mirati è stato già introdotto nel 2006 quando l’azienda assunse un bravissimo matematico esperto in algoritmi commerciali ad alta frequenza.
Sin da subito l’intera azienda ha cercato di proteggere al massimo i dati degli utenti, creando numerosi metodi di autenticazione, messaggi di accesso, metodi a due fattori, domande di sicurezza… L’obiettivo dell’azienda in ogni aggiornamento è sempre stato mirato a conservare la privacy dei suoi utenti tanto da istituire un gruppo di sicurezza all’interno dell’azienda: persone esperte che verificano costantemente tutti i punti della rete e cercano eventuali falle.
Tutto ciò non è bastato per l’attacco avvenuto all’inizio di questa settimana. Stamattina 90 milioni di utenti hanno ricevuto la notifica di disconnettersi e poi riconnettersi dall’account per preservare i loro dati.
Dopo lo scandalo di Cambridge Analityca Zuckerberg ha cercato di fare del meglio per la sicurezza dei suoi utenti e la loro privacy ma a quanto pare ancora non è bastato. Il gruppo di hacker ha approfittato di una piccola falla nel codice del sito Facebook per entrare in possesso di dati sensibili di 90 milioni di utenti, numero significante e un po’ terrorizzante. 90 milioni su oltre 2 miliardi di utenti, un buon 45% è stato colpito dall’attacco.
Zuckerberg ha dichiarato al riguardo: “Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati e, se non ci riusciamo, non meritiamo la vostra fiducia”. E’ una frase molto importante che sta a sottolineare quanto l’azienda tenga veramente alla sicurezza dei propri utenti e stiano cercando di rimediare al massimo. La falla è stata riparata direttamente venerdì mattina come dichiarato in conferenza stampa dallo stesso Zuckerberg. Solitamente quando succedono eventi simili e viene trovato l’hacker, viene offerto a tale persona un posto di lavoro presso l’azienda, ovviamente accertando che non sia una persona pericolosa, chissà se anche stavolta verrà adottata una simile soluzione.