Negli ultimi mesi è partita una vera caccia alla strega tra gli smartphone. “Attenzione, causano tumori al cervello” è capitato di leggere più volte online e di condividere senza soffermarsi nell’approfondire la questione. Certo, è innegabile allarmarsi poiché ad oggi, nel 2018, è impossibile vivere senza telefono.. qualcuno ci dorme persino insieme! Ma quanto sarà vera questa notizia?
Per rispondere a questa domanda non basta solamente documentarsi online, ma bensì si deve far riferimento ad un Istituto o ad un ente specializzato in materia. Proprio per questo, oggi vi riportiamo le stesse parole affermate dall’AIRC per tranquillizzare eventuali dubbi e mettere le anime in pace.
Da quanto riporta L’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, gli studi sperimentali svolti “hanno prodotto risultati discordanti. Quando hanno mostrato un nesso tra esposizione e tumori, le intensità e frequenze a cui sono stati esposti gli animali e le cellule in laboratorio sono difficilmente paragonabili a un utilizzo normale del cellulare.” A chiarire ancora di più la situazione, però, interviene la differenze sostanziale tra le onde a radiofrequenza.
Le onde a radiofrequenza possono essere di due tipi: a radiazione ionizzata e a radiazione non ionizzata. I telefoni e le loro antenne emettono il secondo tipo di radiazione (non ionizzata), la quale è totalmente diversa dalla prima che è prodotta da raggi X e Gamma e provoca sostanziali mutazioni del DNA.
Nonostante ciò, i valori SAR rimangono comunque dei valori importanti in quanto indicano quanto le onde emesse possono scaldare i tessuti del corpo umano. A Tal proposito ecco le due maggior tabelle: