Ma che cosa cambierà per noi utenti? Cerchiamo di dare la nostra opinione nel modo più obiettivo possibile, evidenziando pregi e difetti della nuova rete senza fili.
Il periodo delle trattative per il 5G si è concluso, dopo un’iniziale fermento che ci ha condotti ad alcune prime valutazioni. Il prospetto è chiaro e preciso e vede impegnati operatori del calibro di Iliad, Vodafone, TIM, WindTre e Fastweb.
Ad Iliad toccano le frequenze del blocco riservato 700 Mhz, e dei generici a 3700 MHz e 26 GHz, per un investimento totale di 1.193 milioni di euro che concederà i canali 10 – 20 e 200 MHz. Ci sarà una forte spinta all’innovazione da completarsi da qui al prossimo 2022 così come comunicato ufficialmente dal gestore francese.
Vodafone non è stata da meno con un portafoglio di 2,4 miliardi di euro volto all’ottenimento delle frequenze su due blocchi 700 Mhz generici, un blocco sui 3700 MHz generici (80 MHz) ed un blocco per i 26GHz.
Per TIM l’investimento è stato invece di 1,694 miliardi di euro ed allo stesso modo dei precedenti operatori si è rivolto in maniera marcata alle frequenze 700 MHz generiche (due blocchi), 3700 MHz specifici 80 MHz (un blocco) e 26 GHz (un singolo blocco).
Più cauta la posizione di Wind Tre, che con un corrispettivo di 516.506.535 euro si aggiudica le frequenze 5G sulle bande generiche 3700 MHz dei 20 MHz (un blocco) ed i 26GHz mmWave.
Fanalino di coda dell’ondata di investimenti è stata Fastweb, con un importo totale di 32.600.000 euro che gli vale l’ingresso nella sfera dei 26GHz.
Il totale fa esattamente 6,5 miliardi di euro ma, in ogni caso, non si tratterà dei medesimi servizi. Le frequenze, infatti, avranno caratteristiche complementari tra loro ed offriranno diversa copertura di rete, capacità di penetrazione e performance generali. Saranno disponibili fino al 2037.
Non ci sono ancora offerte. Ancora troppo presto per parlare di un network che si insedierà solo nel 2020 a liberazione frequenze DVB-T avvenuta. Ma già da questa prima fase, e dalle informazioni provenienti dall’estero, è possibile ottenere una stima dei costi che non è poi così lontana dalla realtà.
Stando a quanto comunicato pare che gli abbonamenti 5G si potranno offrire a non meno di 50 euro. Dietro questo tariffario c’è una ragione precisa, oltre il semplice aumento della velocità di accesso ad internet (1Gbps stabile fino a 500 Km/h). Si fanno i conti con un sistema che offre:
In quanto a velocità non si discute. A nostro avviso si tratterà della migliore opzione disponibile. I tempi di accesso alla rete si ridurranno a pochi millisecondi e sarà possibile ottenere video chiamate, streaming online e gaming sempre alla massima risoluzione e con ritardo trascurabile.
A questo si somma l’indiscutibile vantaggio di una piattaforma senza limiti, da poter usare per chattare, navigare e comunicare con chi ci pare e piace senza costi aggiuntivi sia a casa che fuori casa. Un semplice router e potremo portare la nostra connessione ovunque pagando un solo canone.
Capite? Non avremo più bisogno di una connessione di casa per guardare Netflix, Prime Video o giocare online in 4K. Al momento il tutto illimitato mobile ce l’ha solo 3 Italia, e solo per alcune offerte. Ciò che è chiaro è che la suddetta offerta (come eventuali altre) è tutto fuorché perfetta, specie dal punto di vista del segnale. Con il 5G il problema si risolve a fronte di una spesa unificata che ci sentiamo di considerare accettabile a tutti gli effetti.
Dalle nostre prime valutazioni reputiamo che l’offerta 5G sia valida (almeno sulla carta). Ovviamente la scelta definitiva sui servizi ed i costi spetta ai singoli operatori. Ci aspettiamo che i governi e le istituzioni tutelino tutti i nostri diritti in qualità di consumatori contro costi spropositati e continui aumenti.
D’altro canto nasceranno sicuramente nuove opzioni per l’attuale linea 4G, con vantaggi importanti dal punto di vista economico e dei servizi in bundle. In tal senso, ne è una prova il considerevole aumento del numero di GIGA integrati nelle offerte, che con Kena Mobile hanno raggiunto ultimamente il massimo della convenienza.
Per accedere alla rete ultra-veloce occorreranno ovviamente apparecchiature compatibili. I produttori hanno già promesso smartphone 5G, ma anche i costruttori di device di terze parti dovranno provvedere in tempo alla realizzazione di nuovi apparati.
Dalle automobili fino ai semplici set-top-box si convergerà verso una nuova idea del futuro mobile che conosceremo presto. Nel frattempo società come Xiaomi e Samsung hanno già dato il via alla fase di adeguamento dei telefoni 5G. Aspettiamo di vedere Xiaomi Mi Mix 3, annunciato come il primo telefono cellulare ad essere compatibile con lo standard di nuova generazione.