Ormai è su tutti i giornali, Facebook negli ultimi giorni si è trovato davanti ad una falla nella sicurezza, mai vista in tutta la storia della piattaforma. Secondo alcuni dati, è molto peggio dello scandalo Cambridge Analytica.
L’attacco ha permesso agli hacker di impossessarsi dei dati di milioni di utenti, 5 milioni di questi erano europei. Il colosso di Mark Zuckerberg per questo rischia anche una maxi multa.
La falla che negli ultimi giorni ha colpito Facebook ha messo a rischio anche moltissime applicazioni di terze parti come Tinder, Airbnb, Spotify e molte altre. Questo è uno dei motivi principali che lo rendono più gravi rispetto a Cambridge Analytica. La piattaforma è a conoscenza di questa grande caduta, per questo motivo un responsabile ha subito telefonato ai giornalisti per dare una spiegazione. Al momento non è ancora chiara la quantità di dati che gli hacker hanno potuto acquisire.
La piattaforma, come riporta Business Insider, durante una conferenza non ha ammesso che questa violazione della privacy è molto più grave di come è stata raccontata. Purtroppo ancora una volta è emersa la superficialità con cui la piattaforma custodisce le informazioni di circa 2 miliardi di utenti in tutto il mondo. L’azienda ha successivamente spiegato che l’attacco è potuto andare a buon fine a causa di un bug all’interno del proprio codice, relativo alla funzione Visualizza Come.
Ovviamente Facebook non prevedeva un attacco di queste dimensioni, ma una cosa è certa, doveva almeno cercare di tenerli più al sicuro possibile. Anche perché, negli ultimi anni, l’accesso con Facebook è presente nella maggior parte delle applicazioni, diventando la scelta più gettonata dagli utenti, evitando così di compilare un noioso modulo. Probabilmente, dopo questo ulteriore scandalo, la piattaforma perderà altri utenti.