Agenzia-delle-entrate L’inizio del mese di ottobre si apre con un forte sospetto del Fisco nei confronti di alcuni contribuenti che avrebbero effettuato dei movimenti non giustificati. Un classico esempio possono essere gli evasori, i quali svolgono delle operazioni senza eseguire la fattura.

Da quello che ci risulta, il Fisco ha deciso di prendere come riferimento l’anno 2014, ma una volta svolto questo controllo si proseguirà con gli anni seguenti. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate per velocizzare i tempi, ha optato nell’individuazione di quei prelievi e accrediti giornalieri che superano i 1000 Euro. Invece, per le operazioni mensili ha deciso di raggruppare quei movimenti superiori a 5000 Euro.

 

Conti correnti nel mirino

Nel dettaglio, si cerca di colpire i contribuenti che risultano avere più difficoltà nel far vedere la destinazione di questi movimenti sospetti in entrata o in uscita. Chi vorrà difendersi da questa accusa, risulterà essere complicata visto che si tratta di anni passati.

Coloro che hanno ricevuto o che riceveranno dall’Agenzia delle Entrate tale comunicazione, devono presentare obbligatoriamente tutta la documentazione opportuna con tanto di giustificazione inerente all’operazione svolta. Ai contribuenti coinvolti sarà fissata una data entro la quale potranno inviare tutto il dossier e verrà verificata ogni singola posizione.

Il procedimento avviene in questo modo: l’Agenzia delle Entrate contatta il diretto interessato e viene fissato un appuntamento con un funzionario. Succesivamente, il contribuente dovrà giustificare al funzionario tutti i movimenti finanziari per i quali è stato coinvolto. Il tempo a disposizione del contribuente per presentare la propria giustificazione è di un massimo di 15 giorni.

 

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