Era autunno 2016 inoltrato quando Samsung faceva i conti con una situazione che si sarebbe rivelata un vero e proprio incubo. I suoi Note 7 erano difettosi. La batteria esplodeva di punto in bianco e tantissimi smartphone venivano “richiamati alle armi”.
Decine e decine di casi in tutto il mondo hanno causato disagi sia all’azienda che agli stessi utenti, costretti ad una restituzione forzata degli smartphone nuovi di zecca con dati personali e documenti importanti al loro interno. Ma non è stato l’unico caso, e di certo non sarà l’ultimo in luogo di una serie di comportamenti scorretti che contraiamo ogni giorno senza farci troppo caso.
Vi è mai capitato di fare una passeggiata e vedere uscire fumo dai vostri jeans? Questo è quanto successo ad un ragazzo di Palermo che lo scorso 27 novembre 2016 ha dovuto fare i conti con un Galaxy A5 andato letteralmente in fumo. Un modello per il quale non si era segnalato alcun problema di fabbrica. È esploso così, improvvisamente. Nessun preavviso ma solo le conseguenze di una situazione che ha causato un’ustione di secondo grado al giovane Giuseppe Prinzivalli.
“Mi sono ritrovato una bruciatura nella parte sinistra dell’inguine e un pezzo di plastica della cover appiccicato alla pelle. Lo smartphone non era mai stato aperto, né manomesso. Solo venti minuti prima dell’incidente l’avevo staccato dal caricatore, la batteria era al 97 per cento. Tutto sembrava normale, l’ho messo in tasca senza pensarci su ed improvvisamente è esploso nonostante non fosse caldo”
Analoga situazione si è verificata a quasi sei mesi di distanza (precisamente il 23 marzo 2017) con un Galaxy J5 della Samsung. Una donna di 52 anni residente a Cantù ha chiesto chiarimenti in merito all’esplosione del suo telefono. Un modello che non aveva dato alcuna avvisaglia di malfunzionamento. Mai un caso registrato, eppure ha preso fuoco.
Samsung non è la sola ad incorrere nei problemi di auto-combusione degli smartphone La faccenda coinvolge anche Apple ed i suoi iPhone 6 (anche se non sono i soli, come vedremo più avanti). Stando alle testimonianze dei partecipanti alla
“Fiera di Martignacco” tenutasi il 16 gennaio 2018 pare che un iPhone 6 abbia iniziato ad affumicarsi sotto gli occhi di tutti. Dopo un rumore quasi inudibile ha cominciato a generare fumo, esplodendo a breve distanza del volto di un commesso, rimasto leso da una scheggia di vetro proveniente dal display del telefono.
Tutti i pezzi erano originali, anche se sottoposti a regolare sostituzione dal personale Apple del Centro Ingegneria di Cork, in Irlanda. In Italia vi sono stati altri due casi simili.
Con un Tweet rilasciato l’anno scorso in data 7 gennaio 2017, una ragazza ha fatto sapere che il suoi iPhone 7 è improvvisamente esploso mentre si trovava in bagno. La ragazza di origine statunitense ha anche lasciato un video in cui si ritrae il momento esatto dello scoppio che ha riempito di fumo tutta la stanza.
“Non lo stavo utilizzando, non c’è spiegazione per ciò che è successo. Dormivo mentre il mio iPhone era in carica vicino alla mia testa. Il mio fidanzato l’ha afferrato e portato in bagno: dal telefonino usciva del fumo e faceva strani rumori”
Un caso del tutto simile a quello verificatosi con Note 7. Da allora Apple ha riservato un trattamento di favore alle fasi di testing in sicurezza delle sue batterie. Vedremo come andrà a finire con iPhone XS ed XS Max, già in preda ai primi problemi di ricarica.
E veniamo ad un caso datato 4 ottobre 2018. Esatto, solo ieri. Uno Xiaomi MI A1 è esploso durante la notte. Il telefono era sotto carica quando improvvisamente ha “fatto il botto”. Estremamente danneggiato il telefono si è ridotto ad un cumulo di cenere senza dare alcun presentimento al suo acquirente. Caricabatterie originale, niente di anormale, nessuna manomissione. Ma questo non è bastato e lo smartphone si è incendiato fondendosi con la custodia protettiva esterna.
Grossi problemi sono stati segnalati anche dagli utenti Xiaomi MI A2, per i quali si deve ancora procedere alla risoluzione di un bug che compromette al batteria. Entrambi i modelli si aggiorneranno ad Android Pie (lista completa ufficiale) e si spera che l’update risolva gli inconvenienti.
Hai avuto qualche altro smartphone allergico al caricabatterie o semplicemente esploso di punto in bianco? Faccelo sapere. Raccontaci la tua storia.