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Il dispositivo pieghevole di Microsoft torna sotto i riflettori: Andromeda OS è vivo


A luglio, le speranze e i sogni di molti sono andati in fumo quando Microsoft ha messo in pausa lo sviluppo del suo dispositivo pieghevole Andromeda. Ma il dispositivo in questione è tornato sotto i riflettori dopo che alcuni language pack per Andromeda OS sono diventati disponibili nel Microsoft Store.

Questo sarebbe un segnale che Microsoft ed il suo team di esperti del software stanno mettendo alla prova il sistema operativo Andromeda. Le stringhe di testo contenute all’interno del pacchetto di lingua indicano che il dispositivo pieghevole è uno smartphone per via dei riferimenti alla possibilità di effettuare chiamate voce.

 

Il dispositivo pieghevole di Microsoft con Andromeda OS: il progetto è vivo

Secondo il language pack, gli utenti saranno in grado di registrare automaticamente le loro telefonate. I file, inoltre, rivelano che il dispositivo pieghevole avrà due schermi opponibili e un display esterno. Il doppio tocco su uno schermo lo spegnerà mentre il sistema operativo supporterà apparentemente le app della piattaforma Windows

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Questa è un’ottima notizia per tutti gli appassionati che a questo punto avranno in mano un dispositivo che non sarà solo pieghevole ma anche estremamente votato alla produttività. Naturalmente, ci saranno anche alcune applicazioni sviluppate appositamente per il sistema operativo Andromeda.

Il dispositivo con Andromeda OS avrà una funzione che consentirà all’utente di disegnare una determinata forma sullo schermo per fare uno screenshot. È presente il supporto allo sblocco dell’unità tramite lettore di impronte digitali o scanner dell’iride. Nel pacchetto di lingue viene menzionata una modalità di produttività.

Questa consente all’unità pieghevole di connettersi ad un monitor esterno più grande trasformandosi in un vero e proprio PC desktop. A conti fatti, anche se potremmo non assistere alla presentazione del dispositivo pieghevole entro quest’anno, il progetto è ancora vivo e potremmo sentirne parlare di più nel 2019.

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Pubblicato da
Marco Serra