Junker è la nuova app gratuita Android ed iOS che consiglia dove gettare l’immondizia. Si tratta di un’assistente virtuale che offre un supporto valido per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Nasce a Torino, dove si gettano le basi per un nuovo concept di differenziata intelligente. Sono tante le funzionalità integrate. Queste vanno ben oltre i semplici consigli. Scopriamola in anteprima.
Junker: l’app per la differenziata
Su Play Store ed App Store fioccano le applicazioni. Molte di queste sono valide ed altre si classificano come vera e propria spazzatura digitale. Ma stavolta non si parla di alternative ed per app inutili su smartphone, quanto piuttosto di un sistema utile per la differenziazione dei rifiuti.
Grazie ad un sistema smart di riconoscimento dei rifiuti l’app si prefigge lo scopo di aiutare coloro che non hanno dimestichezza con le procedure di classificazione degli scarti domestici. Non solo analizza e riconosce i rifiuti, ma offre anche la segnalazione per le strade sporche ed i luoghi che pullulano di pattume abbandonato ingombrante e mai smaltito. Tra l’altro offre anche un alert per la presenza di cestini manomessi e non funzionanti.
Un’iniziativa incredibile guidata dalla sindaca Chiara Appendino nel comune di Torino, dove Junker ha accolto già i favori positivi della comunità. Il suo funzionamento è semplice quanto efficace ed è illustrato nel nuovo video dimostrativo.
Con in mano il nostro smartphone è sufficiente inquadrare il codice a barre del prodotto per capire se questo possa essere smaltito per intero o se, invece, occorre separare gli scarti in un apposito contenitore. Inserendo il proprio indirizzo, inoltre, si possono ottenere informazioni sugli orari di ritiro porta a porta e sulla presenza di cassonetti vicini idonei ad ospitare gli scarti. La sindaca ha partecipato al lancio ufficiale commentando:
“Ci siamo impegnati per riuscire a estendere la differenziata in città e raggiungere gli obiettivi dati dall’Unione europea nei prossimi anni, ma anche per diffondere i comportamenti virtuosi del riuso e per riuscirci servono strumenti questa app”
Junker: chi può usarla
Junker è disponibile su smartphone Android ed IOS ed è gratuita. L’applicazione è già tradotta in 10 lingue diverse, tra cui: russo, cinese e rumeno. Si pone l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione torinese ed i turisti delle comunità straniere sulle pratiche coscienziose di differenziazione dei rifiuti. Il presidente di Amiat, Christian Aimaro, ha voluto commentare dicendo che:
“La partecipazione diretta dei cittadini è una opportunità per migliorare il servizio. Con l’app diamo a tutti un aiuto immediato per capire qual è il conferimento corretto degli imballaggi e questo pensiamo migliorerà la qualità della differenziata. Insieme all’estensione a tutta la città del porta a porta possiamo raggiungere i parametri europei di raccolta differenziata”
In merito si incontra anche la valutazione positiva dell’assessore all’Ambiente Alberto Unia. In un suo intervento asserisce la necessità di estendere le potenzialità dell’applicazione per altre funzionalità.
“Dopo questa fase sperimentale speriamo di poterla adottare in altri progetti di economia circolare, penso ad esempio al recupero del cibo in eccesso”Pareri concordi sono giunti anche per bocca della sviluppatrice Benedetta De Santis, che in proposito aggiunge:
“Con l’aggiunta di Torino Junker sarà al servizio di oltre 6 milioni di italiani, siamo operativi in tante città da Bolzano a Cagliari e Ancona. A Roma siamo partiti con una sperimentazione e Torino è la prima città in Piemonte”
Si parte da qui, per poi portare le funzioni all’interno di tutta l’area metropolitana. Difficile prevedere un’adozione su larga scala, ma gli ideatori sono fiduciosi di questa nuova manovra. Si spera che questa semplice app doni un contributo importante alla campagna di sensibilizzazione dei rifiuti. Noi, d’altra parte, non possiamo che approvare il lodevole intento e renderci partecipi del cambiamento.Il database di Torino Junker, di fatti, offre i dati su oltre 1 milione e mezzo di prodotti, che possiamo eventualmente arricchire con le nostre foto ed i nostri dati di segnalazione. Saranno poi gli esperti a definire i criteri di smaltimento concedendo un’app sempre più completa.
Che te ne pare di questa nuova iniziativa di pubblica utilità? Ottieni maggiori informazioni consultando il sito ufficiale.