Il rischio che si corre nell’usare tali applicazioni (specie contemporaneamente) è quello di bruciare la batteria e scatenare un vero e proprio incendio. Non è uno scenario che vorremmo prospettare ma può succedere, come testimoniato dagli smartphone andati a fuoco in questi anni. Per non incorrere in situazioni simili è meglio agire d’anticipo prima che sia troppo tardi.
Il calore danneggia la batteria. Questo è un dato di fatto e si rispecchia nella natura intrinseca dei supporti agli ioni di litio di cui si è discusso di recente. Un aumento della temperatura provoca uno scompenso dei sistemi energetici, i quali possono esplodere senza preavviso durante la notte o mentre siamo in strada con il telefono in borsa o nella tasca dei jeans.
Scegliere di tenere lo smartphone in tasca utilizzando queste 4 app rappresenta una miscela davvero esplosiva. Le categorie a rischio sono le seguenti:
La caratteristica comune di questo genere di applicazioni è il consumo eccessivo di batteria e di risorse. CPU, RAM e banda dati sono costantemente impegnati nei processi. Il nostro telefono ne risente e la batteria rischia di gonfiarsi
a causa dell’aumento del calore generato dai microchip interni dello smartphone.
Facebook provoca il surriscaldamento del telefono. La causa si deve ad un uso intensivo della rete. L’app rimane sempre attiva allo scopo di notificare i post e le menzioni del nostro profilo personale. Disinstallarla significa guadagnare ore di carica in più ed un dispositivo stabile e mai eccessivamente caldo. Anche Messenger, allo stesso modo, influisce negativamente su performance e stabilità. Meglio disinstallarle entrambe e puntare invece ad un collegamento rapido in Home o alle rispettive versioni Lite.
Conosciuta in lungo ed in largo come “l’app spazzino”. Promette di eliminare il superfluo, ma non dice di sovraccaricare la memoria del telefono. La RAM si intasa ed il device rallenta improvvisamente. Molto meglio usare le utility integrate dal costruttore e le funzioni di chiusura manuale delle app in background.
Processore e batteria vanno al 100%. Il telefono rallenta pericolosamente al punto da risultare inutilizzabile. Cosa che vale sia per device economici che per autentici top di gamma. Non c’è motivo per installarli, visto anche che Google Play Protect integra un sistema di controllo preventivo delle app installate e dello store.
A che serve avere aggiornamenti minuto per minuto delle condizioni meteorologiche? Non serve scomodare app e widget Android. Una semplice ricerca online al momento opportuno è più che sufficiente. In alternativa si può usare Google Assistant.
I nostri consigli ti sono stati utili? Quante ore di batteria hai guadagnato applicando questi criteri?