E’ credenza popolare, almeno in Italia, che gli smartphone cinesi low cost (ovvero quelli che ad oggi vengono ritenuti come sottomarche) siano i più dannosi per la salute. Cerchiamo di sfatare il mito spiegando da vicino come viene calcolato il SAR e sopratutto quali sono i modelli con il valore più elevato.
Tanti di voi avranno sicuramente parlare del fantomatico SAR, ma cos’è realmente?. Con l’acronimo Specific Absorption Rate viene indicata la velocità di assorbimento dell’energia da parte del corpo umano, nel momento in cui questi viene esporto alla radiazioni elettromagnetiche. Nel campo della telefonia viene calcolato sulla quantità di energia assorbita per KG, in un determinato intervallo temporale.
Un valore particolarmente elevato potrebbe andare a surriscaldare i tessuti del corpo umano, andando così a portare “teoricamente” alla creazione di tessuto cancerogeno e di conseguenza all’insorgenza di tumori o malattie molto gravi. L’Unione Europea, nell’attesa che l‘OMS si pronunci una volta per tutte in materia, ha imposto un SAR massimo di 2 W/KG (oltre il quale i terminali non vengono commercializzati sul territorio).
Radiazioni, gli smartphone cinesi sono davvero i più pericolosi?
Arrivati a questo punto sfatiamo un mito, gli smartphone cinesi low cost non sono i più pericolosi. Secondo alcuni studi, infatti, è stato verificato che il modello con il SAR più alto e lo Xiaomi Mi A1 (parliamo di 1,75 W/Kg), seguito a ruota dallo OnePlus 5T (1,68 W/Kg), Huawei Mate 9 (con 1,64 W/Kg) e addirittura anche degli iPhone.
Siete curiosi di scoprire quali sono stati gli smartphone più dannosi di sempre?. Ebbene, la maglia nera spetta alla coppia Huawei Mate 8 e Mate S (1,94 W/Kg), con HTC One Max (1,86 W/Kg) appena dietro.
Nonostante tutto questo, dobbiamo ammettere che i produttori stanno cercando di produrre smartphone con SAR sempre più bassi. Basti pensare che i nuovi iPhone XS e Xs Max godono di 0,99 W/Kg, Galaxy S9 (0,369), S9+ (0,294) e LG G7 (0,244).
Non preoccupatevi, il futuro sarà sempre migliore, pur non riuscendo ad evitare l’emissione delle radiazioni.