Truffe, raggiri e ancora truffe. Online i tentativi dei cybercriminali si fanno sempre più insistenti nel cercare di violare con ogni mezzo i conti correnti di BNL, Unicredit e Sanpaolo (gli istituti spesso più presi di mira). Fortunatamente le banche citate hanno attivato prontamente dei sistemi di sicurezza per proteggere denaro e dati personali dei loro clienti.
L’ultima truffa a mietere vittime è quella che cambia l’IBAN di alcuni utenti sulle fatture a loro intestate, per incassare di conseguenza la cifra dovuta dai debitori. La Polizia Postale è sempre in agguato nel segnalare questi nuovi raggiri, ma non sempre fa in tempo a fermare l’ondata di utenti truffati.
Purtroppo i cybercriminali non si stancano mai e, ogni giorno, cercano nuovi ingegnosi metodi per truffare noi utenti. Dopo il phishing (un classico ever green), le clonazioni di carte di credito, i servizi in abbonamento, ora stanno modificando alcuni IBAN.
Secondo i dati della Polizia Postale sono stati rubati milioni di euro sia alle aziende che ai cittadini. Grazie a un sistema scoperto solo di recente, gli hacker informatici riuscivano ad intercettare le e-mail con all’interno fatture tra privati e aziende, contenenti dati molto personali come l’IBAN. Successivamente, modificate le 27 cifre del codice bancario, inviavano di nuovo le e-mail al giusto destinatario, incassando però il denaro delle transazioni.
Gli utenti truffati sono stati moltissimi su tutto il territorio nazionale. La buona notizia è che da queste truffe è possibile difendersi. Invitandovi ad utilizzare i servizi online del conto corrente, cercate sempre di controllare che l’IBAN che avete registrato in home banking sia lo stesso della fattura. Se invece è un bonifico verso un nuovo contatto, le banche ha uno strumento per controllare che l’IBAN inserito sia associato al nominativo titolare di quel codice.