Per rispondere alla domanda dobbiamo cercare di fare un po’ di chiarezza. Partiamo dalla considerazione che, ad oggi, gli smartphone in commercio non sono compatibili con tale tecnologia; ciò sta a significare che, anche se domani dovesse essere attiva l’infrastruttura, nessuno sarebbe in grado di collegarsi. Secondo le stime, i produttori come Samsung e Huawei, dovrebbero presentare i primi terminali nel 2019 (con Galaxy S10 e Galaxy Note 10 o Huawei P30/P30 Pro e Mate 30).
In aggiunta a questo troviamo il problema dell’indisponibilità di alcune frequenze radio
. Le più preziose, le 700MHz, sono oggi sfruttate dalle emittenti televisive per le trasmissioni sul digitale terrestre. Con l’avvento del nuovo standard DVB-T2, nel 2022, finalmente verranno rese accessibili agli operatori telefonici, ma saranno necessari almeno 3 anni di attesa. Discorso diverso per le 3700MHz e 26GHz, libere praticamente dai primi giorni del 2019, e fondamentali per eseguire i primi test sui quali poi capire come muoversi nel futuro più prossimo.In conclusione, per poter testare sulla propria pelle il 5G dei vari operatori TIM, Vodafone, Wind Tre e Iliad sarà necessario attendere ancora molto tempo, almeno il 2022, considerando comunque anche i problemi della diffusione del territorio in seguito al lancio ufficiale (quanti anni abbiamo atteso il 4G prima di arrivare all’attuale 99% di copertura nazionale?). I costi potrebbero essere molto alti come abbiamo visto nel nostro articolo.