Il 5G, ovvero la quinta generazione della connessione mobile, resta ancora molto lontano per tutti gli operatori telefonici. Sebbene l’asta per l’assegnazione delle frequenze radio abbia portato al successo Vodafone e TIM, sono necessarie varie considerazioni per capire quando effettivamente la rete sarà accessibile da parte di ogni consumatore italiano.
Il primo step da fare per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato riguarda il possesso di uno smartphone compatibile. Pochi di noi, infatti, sanno che i modelli attualmente in vendita non sono 5G ready, ovvero anche se fosse presente l’infrastruttura adatta, nessuno sarebbe in grado di connettersi. I primi terminali di questo tipo, stando alle indiscrezioni, dovrebbe essere presentati nel corso del 2019 da, almeno, Huawei (con P30, P30 Pro e Mate 30) e Samsung (con Galaxy S10, Galaxy S10 Plus e Galaxy Note 10).
5G: le infrastrutture non sono ancora pronte per vari motivi
Tutti, sopratutto se assidui lettori di TecnoAndroid, siamo a conoscenza dei grandissimi lavori di Huawei ed alcuni operatori telefonici per la realizzazione di infrastrutture in città pilota (Matera e Bari in primis) nelle quali iniziare a testare il 5G. Il problema, considerando l’accesso da parte dell’utente comune con il proprio smartphone, non sta tanto nell’assenza dell’infrastruttura, quanto nell’indisponibilità di alcune frequenze radio.
Nel corso dell’asta (qui per i dettagli in merito) sono state battute le 700MHz; queste sono ritenute essere le più preziose sopratutto per l’attitudine alla penetrazione dei muri degli edifici e per la facile diffusione sul territorio. Considerando quindi una rete ampiamente diffusa ed in grado di essere raggiungibile anche nelle abitazioni/uffici, rende necessaria l’attesa al luglio 2022, giorno in cui le 700MHz verranno effettivamente liberate dalle emittenti televisivi.
Il discorso è ampio e complicato, la data limite, considerando sempre la rete 5G per l’utente comune con il proprio smartphone, è fissata almeno al 2022 (per ora).